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Nuoto, l’Italia ha un mistista e il suo nome è Alberto Razzetti: una nuova carta da giocare per l’Italia in futuro

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Un argento e un bronzo: sono questi i riferimenti di Alberto Razzetti agli Europei 2021 di nuoto a Budapest (Ungheria). L’Italia aveva bisogno come il pane di uno specialista dei misti. Nel Paese che ha conosciuto grandi campioni, un buco di questo genere pesava.

I vari Stefano Battistelli, Luca Sacchi, Alessio Boggiatto e Luca Marin meritavano un nuovo esponente. Il ligure, nella rassegna continentale, ha trovato la sua sublimazione a livello internazionale, conquistando due podi insperati e confermando le sue eccellenti qualità fisiche e morali. Alla fine della fiera l’azzurro aveva bisogno di una controprova dei miglioramenti fatti e nella Duna Arena i riscontri sono stati confortanti.

Nei 200 misti, Razzetti ha ottenuto un bronzo a un tiro di schioppo da chi ha vinto l’oro, confermandosi su livelli da 1’57” che possono valere una Finale olimpica a Tokyo. Il vero salto di qualità, però, l’azzurro l’ha fatto nella distanza più complicata della piscina: i 400 misti. Nel logorante alternarsi degli stili, il nostro portacolori si presentava ai blocchi di partenza delle batterie di stamane con il crono di 4’21″60. Un tempo che è stato letteralmente sbriciolato dal proprio incedere, riuscendo a togliere più di 10″ a questo riscontro.

Una prestazione considerevole quella del 4’11″17 che lo va a collocare in quinta prestazione nel ranking mondiale. Un crono che fa ancor più impressione per le oggettive deficienze di Razzetti nel dorso, dove paga sensibilmente rispetto alla concorrenza. Nel resto degli stili, invece, c’è grande consistenza e quindi, lavorandoci, non è da escludere che nel prossimo futuro potremo avere un mistista di rilievo mondiale, che va ad arricchire una squadra che così completa non era mai stata.

Foto: LaPresse

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