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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Domenico Pozzovivo: 38 anni e ancora tanta voglia di stupire. Sogno top 10

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Domenico Pozzovivo è pronto ad affrontare quello che sarà il suo quindicesimo Giro d’Italia. Dunque, ancora una volta, il lucano della Qhubeka-Assos sarà della partita tra coloro che vorranno puntare in alto. Il sogno? Sicuramente la top ten garantita, e non sarebbe affatto male vederlo ritornare alla vittoria nella corsa che lo ha consacrato e che lo ha accompagnato in questi lunghissimi anni di carriera. Per lui che, oramai, è uno dei più grandi veterani del gruppo e del Giro con i suoi 38 anni.

Quinto alla Corsa Rosa del 2014 e in quella del 2018, il corridore di Policoro è sempre stato fedelissimo al Giro, e in molti si ricordano ancora la sua magnifica vittoria a Lago Laceno nell’edizione del 2012. Lo scorso anno invece, ha chiuso all’undicesimo posto. Un piazzamento che comunque oro visto quanto aveva affrontato in precedenza tra infortuni e operazioni. Insomma, possiamo tranquillamente dire che il fatto di ritrovarlo alla partenza di Monreale è stata già una grandissima vittoria.

E lui, pian piano, dalla terza alla diciassettesima tappa, è riuscito ad amministrare alla perfezione la classifica generale, cedendo qualcosina soltanto nella frazione dei Laghi di Cancano. Quest’anno non lo abbiamo ancora vista in qualche exploit degno di nota, ma è ormi constatato, dall’alto della sua esperienza, che è sempre e comunque il Giro la corsa in cui riesce ad esprimersi meglio, a dare il massimo. E difficilmente lo abbiamo visto assente nelle tappe più importanti; soprattutto in quelle alpine.

Insomma, siamo certi che qui l’età conta poco o nulla, che il fatto di partire come secondo corridore più ‘anziano’ del gruppo (dietro soltanto a Koen De Kort) è semplicemente un onore, non un difetto, una problematica. L’amore tra Pozzovivo e la Corsa Rosa è un qualcosa che va oltre all’età. È questione di simbiosi, un amore che non ha mai deluso. E siamo certi che, anche quest’anno, il lucano non mancherà di certo all’appello.

Foto: Lapresse

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