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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Davide Cassani: “Tagliare Fedaia e Pordoi? Decisione saggia, ma chi ha chiesto di non farli?”

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La tappa regina del Giro d’Italia è stata privata di Fedaia e Pordoi, cancellati dagli organizzatori a causa di previsioni meteo avverse su richiesta del sindicato dei ciclisti. C’è polemica per quanto (non) è successo e per come la frazione simbolo di questa Corsa Rosa sia stata indebolita, anche se sul Passo Giau è andato in scena un bello spettacolo (a giudicare l’ordine d’arrivo e i distacchi a Cortina d’Ampezzo, le immagini della battaglia in salita non sono state trasmesse a causa di un po’ di pioggia).

Davide Cassani, CT della Nazionale Italiana di ciclismo, è intervenuto ai microfoni del Processo alla Tappa su Rai 2 e ha espresso il proprio parere in merito alla decisione presa stamane dal direttore di gara Mauro Vegni: “Tu non puoi sapere cosa succede alle 3-4 del pomeriggio, se la temperatura si fosse abbassata di un paio di gradi sarebbe iniziato a nevicare e sarebbe stato un grosso problema. Hanno cercato di salvaguardare la tappa e il Giro andando sul sicuro, non sai quello che può succedere. Eliminando Fedaia e Pordoi c’era la certezza di poter disputare la tappa“.

Al traguardo diversi corridori hanno dichiarato che avrebbero voluto disputare la frazione secondo il percorso originario e anche molti direttori sportivi sono sembrati sulla stessa lunghezza d’onda. Davide Cassani, che sta seguendo il Giro d’Italia con la moto per la Rai, ha posto una giusta domanda: “Se tutti volevano fare la tappa normale, chi è che ha chiesto di non farla? Stamattina ho sentito diversi direttori sportivi che erano propensi a fare la tappa, ma poi è stata presa questa decisione“.

Poi ha proseguito: “Anche io ho preso pioggia e neve in passato, ora c’è la possibilità di capire quello che succede e di fare un taglio senza snaturare la tappa, che infatti è stata bellissima: è stata presa una decisione saggia. Dopo la corsa i corridori hanno detto che si poteva fare intera? E allora non siamo mai contenti“.

Damiano Caruso occupa il secondo posto in classifica generale e ora sogna in grande, il CT si è soffermato sul siciliano: “Si sa gestire come pochi, l’ho seguito sul Giau, ha capito come poteva andare, mi ha lanciato uno sguardo a 4 km dalla vetta. Anche Ciccone mi è piaciuto, ha raggiunto Carthy e ha fatto una buona discesa. Mi ha malimpressionato Yates, non vorrei che abbia qualche problema muscolare perché continuava ad alzarsi sui pedali“.

Foto: Lapresse

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