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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Daniel Martin: “Avevo bisogno di una salita come questa per fare bene”

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Oggi Daniel Martin ha riscritto la sua storia personale, inserendosi tra i 102 corridori aver vinto almeno una tappa in tutti i Grandi Giri. Con una maxi fuga giornaliera nella frazione da Canazei a Sega di Ala, sino ad un assolo clamoroso sull’ascesa finale in pieno stile della scalatore irlandese, il capitano della Israel Start-Up Nation ha fatto sua la diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2021 che ha sconvolto la classifica generale.

Dopo aver centrato la fuga di diciannove uomini che hanno animato la giornata, tra il Passo San Valentino, e la salita conclusiva di Sega di Ala, il gruppetto si è assottigliato chilometro dopo chilometro, lasciando Daniel Martin tutto solo in avanscoperta. Nonostante la bagarre alle sue spalle tra uno scatenato Simon Yates, con l’altro fuggitivo Joao Almeida, e le difficoltà di Egan Bernal, l’irlandese è riuscito a resistere alla rimonta dei più diretti rivali, conquistando tutto solo il traguardo di Sega di Ala. Una vittoria tanto cercata dopo esser stato costretto ad abbandonare i sogni di gloria per i vertici della classifica generale. 

Raggiunto dai microfoni della RAI nel dopotappa, Martin ha dichiarato: “No ho neanche le parole per descrivere quello che sto provando. Sono venuto al Giro per puntare ad una vittoria di tappa. Sono entrato nella fuga e ho dato tutto. Anzi, non pensavo che mi lasciassero andare essendo ancora vicino alla top 10, e invece mi è andata bene. Ho presto trovato il mio ritmo sino alla fine, e avevo bisogno di questa salita dopo il Tour of the Alps per poter far bene”.

“E che bella atmosfera con tutti questi tifosi che mi hanno sostenuto così tanto. È stato un momento straordinario. Ho accanto a me una grande squadra. Stamattina avevamo proprio in programma di farmi entrare nella fuga. Tutti hanno lavorato sin dalla partenza per raggiungere questo obiettivo, anche se non avevo proprio la sensazione di riuscire a vincere; ma alla fine ce l’ho fatta”.

Foto: Lapresse

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