Seguici su

Formula 1

F1, Michael Masi: “Il team radio di Toto Wolff? Nulla di strano, d’ora in avanti saranno trasmessi come per i piloti”

Pubblicato

il

Il Gran Premio di Spagna 2021 di Formula Uno, oltre ad averci proposto l’ennesimo capitolo della saga tra Lewis Hamilton (ancora una volta stellare) e Max Verstappen, ha segnato un momento “storico” per così dire, a livello di comunicazione tra team e direzione corsa.

Eravamo nel corso del ventiseiesimo giro, quando viene mandato in diretta tv un messaggio radio di Toto Wolff, team principal della Mercedes, rivolto a Michael Masi, direttore di corsa. Il numero uno di Brackley, particolarmente piccato, chiedeva a gran voce: “Michael, bandiere blu!” dato che la Haas di Nikita Mazepin stava rendendo complicato il doppiaggio di Lewis Hamilton, nel momento nel quale provava a mettere pressione a Max Verstappen. “Michael, questo ragazzo ci fa perdere la posizione” conclude Wolff stizzito nel suo team radio.

Una novità che ha lasciato molti spettatori a bocca aperta. Un esempio di arroganza da parte del team principal austriaco? Niente di tutto questo, come spiega direttamente lo stesso Michael Masi: “Le squadre, com’è ben noto, hanno il diritto di contattare direttamente il controllo della corsa durante i Gran Premi – spiega a Speedweek – Anzi, sinceramente, molto raramente mi capita di sentire la voce di Toto. Ad ogni modo F1 e FIA stanno lavorando da tempo per far sì che vengano trasmesse le comunicazioni tra team e direzione corsa, come si è visto ieri a Barcellona”.

Il direttore di gara della Formula Uno completa il suo racconto: “In questo modo i telespettatori hanno avuto modo di ascoltare questa parte della trasmissione tra FIA e scuderie. Una componente normale di quello che succede nel corso di ogni Gran Premio ma che, prima di ieri, non era mai stata mandata in onda. La gara del Montmelò ha sancito questa prima volta, dato che non c’è nulla da nascondere e può risultare interessante per il pubblico a casa”.

Foto:   LiveMedia/DPPI/Xavi Bonilla

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *