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Pallamano, Italia-Bielorussia: perché è una partita che può cambiare la storia

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La pallamano è da sempre considerata la “pecora nera” dello sport italiano, contando appena una partecipazione ai Mondiali nel 1997 e una agli Europei del 1998, ospitati dal Bel Paese. Da allora sono arrivate decine di sconfitte ed umiliazioni, senza mai riuscire neanche a sperare di competere con le migliori formazioni del mondo, distanti anni luce sotto ogni punto di vista.

Qualcosa però sta cambiando. Per dare maggiore possibilità di crescita alle nazionali dal ranking più basso, la EHF (Federazione Europea) ha allargato a 24 il numero delle selezioni ammesse alla fase finale, e ora sì che gli azzurri possono davvero sperare. Già nel 2020 l’Italia ha chiuso il girone al terzo posto, senza rientrare tra le quattro ripescate, ma due anni dopo la possibilità è decisamente più concreta.

I ragazzi allenati da Riccardo Trillini hanno già messo una seria ipoteca sul terzo posto, sconfiggendo la Lettonia e conservando il vantaggio nella differenza reti contro Dainis Kistopans e compagni, e ora c’è l’assalto alla Bielorussia, dove si può davvero sognare in grande.

Già all’andata, a Minsk, il divario non è apparso così largo, e a Chieti la capolista del raggruppamento arriverà già con una grossa fetta di pass in tasca, potendo effettuare molti esperimenti tattici, tenendo a riposo alcuni dei migliori talenti a disposizione. Non convocato infatti il terzino sinistro Uladzislau Kulesh, mentre dovrebbe recuperare il pivot Artem Karalek.

Certamente non sarà una sfida semplice, specie per via delle assenze di capitan Andrea Parisini e soprattutto Pablo Marrochi, vittima di una commozione cerebrale nelle ultime ore, e vero punto di forza della Selezione del Bel Paese, ma ora più è il momento di fare la storia.

Una vittoria, o un pareggio, non darebbero certo la matematica certezza, ma a due giornate dalla fine farebbero rientrare la Nazionale nel novero delle ripescate, in attesa della fine delle qualificazioni, il prossimo 2 maggio, quando sul neutro di Valmiera gli azzurri se la vedranno con la Norvegia.

Foto: FIGH

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