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Masters1000 Montecarlo: il tabellone di Matteo Berrettini. Buone chance di andare avanti per il romano

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Matteo Berrettini torna in scena in singolare a Montecarlo. Il Masters 1000 del Principato vede il romano al via del tabellone principale per la seconda volta: la prima si era avuta nel 2019, quando venne eliminato dal bulgaro Grigor Dimitrov in due set. In questo caso è da un infortunio che il numero 1 d’Italia e 10 del mondo ritorna: il vantaggio è quello del bye al primo turno, in quanto testa di serie numero 8 a causa delle assenze di Federer e Thiem.

Berrettini comincerà, dunque, con uno tra lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina e l’australiano, di crescita tennistica iberica, Alex de Minaur. Nessun precedente sul circuito maggiore, per il semifinalista degli US Open 2019, con Davidovich Fokina, mentre con de Minaur ce n’è uno, non conteggiato nel testa a testa dall’ATP, ma riconosciuto come presente: al Challenger di Segovia del 2017 l’aussie sconfisse in semifinale l’italiano per 7-6 7-5. Proprio quest’ultimo confronto, riportato a Montecarlo, sarebbe particolarmente interessante per capire lo stato di forma reale del top ten azzurro.

Al terzo turno, invece, lle opzioni potrebbero essere varie, se non altro per la presenza di un interessante match tra il francese Gael Monfils e il mai domo spagnolo Pablo Andujar, con prospettiva di un secondo turno contro l’argentino Guido Pella, favorito su Lucas Pouille, con il transalpino beneficiario di una wild card. Se fosse Monfils ad arrivare agli ottavi, sarebbe la rivincita del quarto di New York 2019, vinto al quinto da Berrettini dopo una partita intensissima, sebbene nel frattempo ci sia stato il match di ATP Cup vinto nettamente dall’azzurro. Negli altri casi, il bilancio è di 1-0 con Andujar (Roland Garros 2019, 1° turno) e Pouille (Roma 2019, 1° turno), mentre è inedita la sfida con Pella.

L’obiettivo sarebbe quello di un quarto con Stefanos Tsitsipas: il greco ha anch’egli un tabellone interessante (Lorenzo Musetti o il russo Aslan Karatsev, e poi eventualmente il cileno Cristian Garin, a meno di un’emersione decisa del canadese Felix Auger-Aliassime). Se fosse Tsitsipas l’avversario, si riuscirebbe ad avere, con varie settimane di ritardo, quello che a Melbourne non c’è stato; con Karatsev di fatto nuovo del circuito maggiore, l’obiettivo si sposta anche su Auger-Aliassime e Garin; il primo porta la memoria del titolo di Stoccarda, sull’erba, da parte del romano, l’altro quello della sconfitta in finale a Monaco, sebbene poi ci sia stata la rivincita (netta) a Shanghai, a livello di secondo turno.

Posti tutti questi ostacoli, il lato di tabellone è quello della semifinale presidiata da Novak Djokovic (il cui cammino non è certo privo di pericoli, dato che il sorteggio, al rientro, da Hubert Hurkacz a Jannik Sinner, gli ha messo sul cammino letteralmente di tutto). Ma a quello ci si penserà, eventualmente, a tempo debito. Per il momento, come lo stesso Berrettini ha dichiarato, non bisogna aspettarsi troppo da lui. Gli obiettivi sono chiari, e si chiamano da un lato Roma e dall’altro Roland Garros.

Foto: LaPresse

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