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Masters1000 Madrid, gli italiani nel tabellone principale. Ci sono Berrettini, Sinner e Fognini. Dubbio Sonego

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Non è ancora dato sapere se saranno tre o quattro i giocatori italiani ammessi di diritto al Masters 1000 di Madrid, il terzo della stagione. Andiamo rapidamente a spiegare perché, dal momento che, per classifica, sono proprio quattro quelli inseriti nell’entry list del torneo madrileno, che si gioca alla Caja Magica, teatro nel 2012 dell’unica volta della terra blu con tutto quel che ne è conseguito.

Il fattore principale riguarda infatti Lorenzo Sonego, che è stato recentemente vittima di un incidente domestico: per questa ragione si è cancellato dall’ATP 250 di Monaco, ed è in pericolo anche il suo passaggio in Spagna. Non sono in ogni caso in pericolo le partecipazioni agli Internazionali d’Italia e ai tornei successivi, tra i quali a spiccare è chiaramente il Roland Garros, dove difende gli ottavi di finale raggiunti nella scorsa, anomala edizione in stile autunnale.

Chi vedremo con certezza è Matteo Berrettini, che nella finale di Belgrado è stato in grado di battere il russo Aslan Karatsev, l’uomo che a metà della propria parabola agonistica ha messo il turbo e infilato un’enorme quantità di grandi risultati. Il romano ha voglia di schiodarsi da quel numero 10 del mondo cui è incollato da numerose settimane, e le particolari condizioni della Caja Magica potrebbero anche dargli una mano. Aveva bisogno di giocare partite, ne ha vinte quattro, e lo si è visto riguadagnare quella fiducia che gli si era vista in fronte nella prima parte del 2021, in cui diversi elementi del Matteo versione 2019 erano tornati alla ribalta.

Anche Jannik Sinner viene da un signor risultato, la semifinale di Barcellona con scalpo del russo Andrey Rublev. Alcuni ritiri eccellenti lo hanno proiettato nel novero delle teste di serie (ma in questo caso senza bye, del quale usufruiscono solo i primi 8 in quel di Madrid). Per l’altoatesino vale in certa misura il discorso fatto per Berrettini sul tema del posizionamento geografico della capitale spagnola. Si tratta di un altro torneo che affronta per la prima volta, il che sembra quasi incredibile per un giocatore affacciatosi già tra i primi 20 del mondo. Ma, tra pandemia e rapidissima crescita, accade anche questo: l’uomo che, lo ricordiamo, gioca a tennis sul serio solo dal 2013 è già qui, a imporre il suo stile a tantissimi.

Per quel che invece riguarda Fabio Fognini, la condizione soprattutto mentale non è di quelle ideali, visto quello che è successo a Barcellona. Nondimeno, è impossibile non ricordare come abbia sempre sofferto Madrid, arrivando al terzo turno soltanto nel 2019 (perdendo contro l’austriaco Dominic Thiem). Partirà in sordina, e questo è abbastanza chiaro: bisogna capire se ne avrà per avanzare nel torneo. E, per lui, un fattore non secondario lo potrebbe giocare il sorteggio, dal momento che, per la prima volta da lungo tempo, non avrà più lo status di testa di serie.

Foto: LaPresse

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