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F1, GP Portogallo 2021: numeri, statistiche, curiosità. Lewis Hamilton può eguagliare Alain Prost e Stirling Moss

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Il Mondiale di F1 si appresta a vivere il suo terzo atto. Nel fine settimana il Circus farà tappa nello spettacolare autodromo di Portimao, dove si disputerà la 18ma edizione del Gran Premio di Portogallo. Tale competizione fece il proprio ingresso nel calendario iridato sul finire degli anni ’50, seppur in contesti di fortuna. Infatti si usarono circuiti cittadini ricavati per le strade di Oporto e Lisbona. I tracciati erano talmente avventurosi da risultare inadeguati persino per gli standard dell’epoca, in quanto i piloti si trovarono costretti a gareggiare passando su binari del tram e tratti in ciottolato, schivando persino dei lampioni! Non sorprende, quindi, che l’esperimento abbia avuto vita breve, venendo archiviato nel 1960 dopo essere apparso nel 1958.

Il Paese lusitano dovette attendere quindi 24 anni prima di ritrovare il Circus, stavolta in un autodromo permanente. Il Gran Premio del Portogallo tornò in calendario nel 1984, ospitato dal circuito dell’Estoril, nei pressi di Lisbona. L’evento, particolarmente apprezzato da tutti gli addetti ai lavori, si tramutò in tappa fissa per oltre un decennio, regalando peraltro qualcosa di memorabile praticamente ogni anno. Il GP rimase in calendario sino al 1996, dopodiché venne stralciato. L’impianto dell’Estoril, infatti, non era più in grado di soddisfare le sempre più elevate esigenze della massima serie automobilistica.

La sembrava F1 un capitolo chiuso per il Portogallo, ma curiosamente il secondo esilio è durato esattamente tanto quanto il primo, ovvero 24 anni. Difatti nel 2020 gli sconvolgimenti generati dalla pandemia di Covid-19 hanno portato a una raffica di cancellazioni nello schedule del Circus. Allo scopo di avere un numero adeguato di gare, Liberty Media ha deciso di esplorare nuovi orizzonti. In questo modo il tracciato di Portimao, edificato nell’Algarve,  ha avuto l’opportunità di ospitare un Gran Premio. La pista, apprezzata per la sua varietà e spettacolarità, si è quindi guadagnata la riconferma – seppur in extremis – anche per il 2021.

VITTORIE
I piloti più vincenti in assoluto sono Alain Prost e Nigel Mansell, capaci di  imporsi in 3 occasioni. Il Professore ha primeggiato nel 1984, nel 1987 e nel 1988. Invece il Leone ha trionfato nel 1986, nel 1990 e nel 1992.
Va peraltro sottolineato come l’affermazione del 1987 sia stata oltremodo significativa per Prost, in quanto fu la 28ma della sua carriera. In questo modo il francese batté il record di Jackie Stewart, tramutandosi nel pilota più vincente nella storia della Formula Uno. Un ruolo che il transalpino ha detenuto sino al 2001, quando lo ha ceduto a Michael Schumacher. Incredibilmente, il “regno” del tedesco è terminato proprio il Portogallo nel 2020. Infatti lo scorso anno Lewis Hamilton ha emulato Prost, stabilendo in terra lusitana il nuovo primato di vittorie in Formula Uno (92 in quel momento)!
Peraltro, Prost è uno dei due uomini capaci di vincere due edizioni consecutive (1987, 1988), impresa compiuta in passato dal solo Stirling Moss (1958, 1959) e quindi, in linea teorica, eguagliabile anche da Hamilton, che ovviamente è l’unico pilota in attività ad aver primeggiato in Portogallo.
C’è anche un italiano tra i vincitori di questa gara. Si tratta di Riccardo Patrese, il quale trionfò nel 1991 a bordo della Williams.
Sul fronte dei team, la scuderia più vincente in assoluto è la Williams, che ha raccolto ben 6 affermazioni. Due con Nigel Mansell (1986, 1992); una con Riccardo Patrese (1991), Damon Hill (1994), David Coulthard (1995) e Jacques Villeneuve (1996). Oltre al team di Grove, tra le squadre attualmente impegnate in Formula 1, hanno già vinto anche McLaren (3 volte), Ferrari (2) e Mercedes (1).

POLE POSITION
Guardando alle pole position, si nota come questa graduatoria sia comandata da Ayrton Senna, capace di ottenere 3 partenze davanti a tutti (1985, 1986, 1989). Il brasiliano è peraltro stato l’unico pilota in grado di realizzare due pole consecutive all’Estoril. In precedenza, anche Stirling Moss era stato il più veloce di tutti in qualifica per due anni di fila, seppur su due piste diverse.
Il solo pilota in attività a vantare una pole position è Lewis Hamilton, partito davanti a tutti nel 2020.
C’è anche 1  pole italiana nel Gran Premio del Portogallo. La ottenne Riccardo Patrese, su Williams-Renault, nel 1991.
Guardando alle squadre, la graduatoria è capitanata dalla Williams con 5. Tra i costruttori attualmente impegnati in Formula Uno, vantano almeno una pole position nel GP del Portogallo anche Ferrari (3), McLaren (2) e Mercedes (1).

PODI
Sul fronte dei podi, la graduatoria è guidata da Alain Prost, che nel corso della sua carriera è stato capace di classificarsi nella top-three per 7 volte. Oltre ai suoi tre successi (1984, 1987, 1988), il francese si è classificato tre volte secondo (1986, 1989, 1993) e una volta terzo (1990).
Fra i piloti in attività, sono già saliti sul podio in terra lusitana Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e Max Verstappen, rispettivamente primo, secondo e terzo nel 2020.

PILLOLE
– Sono due i piloti capaci di vincere con due team diversi. Si tratta di Stirling Moss (Vanwall 1958, Cooper 1959) e Nigel Mansell (Williams 1986 e 1992, Ferrari 1990).
Stirling Moss è l’unico uomo in grado di primeggiare su due piste diverse, ovvero i circuiti cittadini “Boavista” di Oporto (1958) e “Monsanto” di Lisbona (1959).
– Il record di vittorie consecutive (3) è detenuto dalla Williams, peraltro con tre piloti diversi (Damon Hill nel 1994, David Coulthard nel 1995 e Jacques Villeneuve nel 1996).
– In 9 occasioni (52,4%) il vincitore è partito dalla pole position.
– In 15 occasioni (94,1%) il vincitore è partito dalle prime tre posizioni.
– Il pilota peggio qualificato ad aver vinto il Gran Premio del Portogallo è Michael Schumacher, che nel 1993 si impose pur partendo per .

Foto: La Presse

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