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NASCAR: re Harvick cerca il decimo sigillo, ma tutto può succedere a Phoenix

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Dopo la tappa a Las Vegas (Nevada), la NASCAR Cup Series si sposta nella vicina Phoenix per il quinto atto stagionale. Nella località di Avondale i protagonisti della serie statunitense si preparano per affrontare il primo short-track del 2021, speciale tipologia di ovali unici nel proprio genere.

Nella pista che dallo scorso anno accoglie il ‘Championship 4’, la finale del campionato, sono molti i candidati al successo in un catino dove quasi tutti possono primeggiare. La struttura che sorge nello Stato dell’Arizona ha una metratura di un miglio ed è composta da quattro curve. La prima ha una pendenza di 8°, la seconda ha un’inclinazione progressiva dagli 8° ai 9°, mentre la terza e la quarta oscillano tra i 10 ed gli 11 gradi.

La più iconica è senza dubbio la ‘Dog Leg’, piega che dal 2018 è diventata la T1 in seguito allo spostamento della linea del traguardo. La caratteristica di questa zona è la possibilità di tagliarla completamente attraverso la via di fuga interna, un’opzione a discrezione dei piloti.

Kevin Harvick è il favorito d’obbligo, il re di questa speciale location. Il campione 2014 di casa Haas #4 ha colto nove acuti in questo tracciato, l’ultimo di questi nel marzo del 2018. Il vincitore della Daytona 500 del 2007 non ha mai primeggiato nella nuova conformazione del Phoenix Raceway, presente da oramai tre anni.

Kyle Busch (Gibbs #18), Joey Logano (Penske #22), Chase Elliott (Hendrick #9) e Denny Hamlin (Gibbs #11) sono gli altri piloti che hanno colto almeno un successo nelle recenti prove disputate a Phoenix. Attenzione questo week-end anche a Martin Truex (Gibbs #19) ed ad Alex Bowman (Hendrick #88), altri nomi che potrebbero imporsi nella prova che ci apprestiamo a vivere.

Ricordiamo che anche questo fine settimana, come accadrà per la maggior parte delle sfide del 2021, non si terranno le prove libere o le qualifiche. Il primo giro in pista per tutti i protagonisti sarà in occasione della bandiera verde di domenica sera.

Foto: LaPresse

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