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America’s Cup, “Luna Rossa fine ed elegante. New Zeland difficile da timonare”. Il parere di Wheatley

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Dopo aver dileggiato a lungo Luna Rossa, la stampa britannica sembra essere tornata sui suoi passi dopo che Team Prada Pirelli ha travolto Ineos Uk con uno schiacciante 7-1 nella Finale della Prada Cup. L’apprezzato giornalista Magnus Wheatley, colui che aveva detto che gli italiani sarebbero tornati a casa piangendo e che sarebbero stati soltanto una nota a piè di pagina di questa America’s Cup, ha elogiato la flotta di Max Sirena nell’ultima settimana: pochi giorni fa aveva rinverdito la parola “sprezzatura” (ormai poco usata alle nostre latitudini), mentre nell’ultimo post sul suo blog Rule69 ha usato il vocabolo “finezza”.

Gli inglesi la mostrano raramente. I parigini ce l’hanno. Gli americani non sanno cosa sia. Gli australiani non la capiscono. Gli italiani la vivono. Vai in Italia ed è ovunque, è come un codice di vita: le ragazze ce l’hanno, i ragazzi la emanano. Come diceva Stefano Gabbana, gli italiani sanno che ciò che conta è lo stile e non la moda“. Wheatley fiuta qualcosa: “L’atteggiamento dei media è cambiato intorno agli italiani. Audaci affermazioni sono state sostituite da una tranquilla fiducia. Nemmeno un playboy baciato dal sole sull’isola di Capri è così figo [come Luna Rossa, ndr.]“.

Il giornalista puntualizza: “Per tutta l’estate ad Auckland abbiamo osservato i dettagli con ammirazione e invidia: come fanno a farli così bene? E come fanno gli altri a sbagliare così tanto? La barca italiana potrebbe essere portata in elicottero a Piazza del Duomo a Milano e non sembrerebbe nemmeno fuori posto. Wheatley paragona l’imbarcazione italiana alla Ferrari: “Molto raramente Flavio Manzoni, il guru del design interno del Cavallino Rampante, sbaglia e quando vedi una Ferrari in strada sai che è perfetta. La Ferrari è l’incarnazione dello stile italiano, ma in termini di nautica Luna Rossa è perfetta“.

Ci si chiede poi quali siano le strategie del sodalizio italiano in acqua e punzecchia Team New Zealand: “Se c’è vento forte, allora la possibilità di un guasto o di un ribaltamento aumenta esponenzialmente, specialmente se non si regata da oltre due mesi. Te Rehutai è sembrata incredibilmente veloce, ma difficile da timonare. Quindi Spithill e compagni non devono commettere errori“. Poi la chiosa con un celebre detto italico, riportato testualmente nel nostro idioma: “Non tutte le ciambelle escono col buco“, affermando che nello sport può succedere di tutto. Ricordiamo che Luna Rossa affronterà Team New Zealand nel match race che assegnerà la America’s Cup, ma il confronto non inizierà prima di mercoledì 10 marzo (il calendario deve ancora essere comunicato).

Foto: Luna Rossa Press

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