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Formula 1

F1, Christian Horner: “La scelta di Sergio Perez è stata difficile ma ponderata, Albon rimarrà parte del team”

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La Red Bull si gioca tantissimo nel prossimo Campionato del Mondo di Formula Uno. Dopo tanti anni di sogni mai suffragati dai risultati in pista, quantomeno per andare ad insidiare il dominio della Mercedes, il team di Milton Keynes è pronto per una annata di capitale importanza. Un 2021 da vivere all’attacco. Oltre ad una nuova vettura che dovrà mettere in dubbio lo strapotere della W12, la scuderia con i due tori sulla livrea presenterà anche una line-up di altissimo spessore. Oltre al solito Max Verstappen, infatti, vedremo al via anche Sergio Perez.

Il messicano rappresenta una vera e propria svolta per la Red Bull, dato che si tratta del primo pilota ingaggiato senza aver fatto parte della filiera di Milton Keynes dai tempi di Mark Webber, che era stato scelto come compagno di squadra di David Coulthard nel lontano 2007.

“E’ stata una decisione tremendamente difficile, e siamo stati fortunati ad avere il tempo per considerarla completamente. Abbiamo avuto l’intera stagione in realtà – spiega il team principal Christian Horner a Motorsport.com – Ed è altamente insolito che un pilota della qualità e con le capacità di Sergio fosse sul mercato. Dunque, abbiamo pensato che sarebbe stato meglio mettere un pilota più esperto accanto a Max in vista della stagione 2021″.

Il dirigente austriaco prosegue nella sua disamina: “Penso che sia stata una visione adulta, che abbiamo scelto andando fuori dai nostri schemi. Per dare a Sergio una possibilità. Ovviamente ha guidato molto bene l’anno scorso, in particolare nell’ultimo terzo della stagione. Il futuro di Alexander Albon? Red Bull continuerà a lavorare per farlo crescere, infatti correrà nel DTM nel 2021. Rimane ancora parte integrante della squadra, sta guidando al simulatore proprio mentre stiamo parlando”. 

Ultima battuta su cosa potrebbe portare nel concreto Sergio Perez ad un team come Red Bull: “Ha 10 anni d’esperienza in Formula Uno, penso inoltre che abbia ampiamente dimostrato la sua grande capacità di gestione delle gomme Pirelli. E, naturalmente, porta la sua storia, pensando che ha ottenuto podi e risultati importanti con vetture che, fino all’anno scorso, sono state tutt’altro che competitive. Conosco Sergio da molto tempo. Ha guidato per la mia squadra in GP2 tanti anni fa, quindi ho sempre seguito la sua carriera con interesse. E’ stata solo per una questione di circostanze che si è presentata questa opportunità, ma ha avuto senso prendere Sergio al fianco di Max Verstappen quest’anno”.

Foto: Lapresse

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