Seguici su

Ciclismo

Ciclismo, Matteo Trentin: “Non capisco le critiche alle nuove regole dell’UCI. Per me è frustrante l’atteggiamento di alcuni colleghi”

Pubblicato

il

Matteo Trentin ha criticato aspramente i colleghi che hanno espresso disappunto rispetto alle nuove regole di sicurezza volute dall’UCI. Ricordiamo che l’Unione Ciclistica Internazionale, tra le altre cose, ha vietato ai corridori di assumere la tipica posizione aerodinamica degli avambracci sul manubrio della bici nelle corse in linea e la cosiddetta posizione “super tuck”, in voga negli ultimi anni per affrontare i tratti in discesa.

Trentin, in un’intervista rilasciata a Cyclingnews, ha sottolineato: “Nessuno questa volta può dire di non essere stato informato. Mi dispiace dover dire che devono controllare le loro e-mail e scaricare le nuove regole. Twittare che non sono stati informati è facile, ma sono state inviate e-mail a oltre 800 corridori e posso dirti che solo 16 hanno scaricato le informazioni. Se qualcuno voleva essere in disaccordo quando venivano fatte le proposte, aveva molte possibilità di farlo, ma c’è stata pochissima risposta. Forse i corridori dovrebbero dedicare meno tempo a TikTok ed essere più propositivi quando si tratta di rendere il loro posto di lavoro un posto più sicuro“.

Il ciclista italiano si dice rammaricato perchè al nuovo pacchetto di regole ha lavorato con grande abnegazione: “Queste erano una o due regole che facevano parte di un pacchetto molto più grande e non so perché questi due aspetti siano presentati in questo modo. Sembra che siano state approvate solo due modifiche, ma non è stato così. Tutti possono essere d’accordo o in disaccordo, non è grosso problema. Credo che alcuni corridori penseranno che le regole siano più rigide per loro rispetto ad altri all’interno dello sport, ma se si prendessero il tempo di guardare i regolamenti, vedrebbero che ci sono piani per i prossimi anni, incluso il nuovo progetto per le transenne“.

[sc name=”banner-dirette-live”]

Foto: @UAETeamEmirates/Fizza

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *