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Biathlon, le pagelle di oggi: doppio oro capolavoro della Norvegia, Italia da sufficienza

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La penultima giornata dei Mondiali 2021 di biathlon si è chiusa oggi a Pokljuka, dove erano in programma le due staffette di genere che precedono l’atto finale delle partenza in linea domani. La Norvegia, favorita in entrambe le prove, questa volta non ha tremato conquistando un pesantissimo doppio oro che la conferma senza possibilità d’appello come la nazione più forte del mondo.

Ucraina sorpresa di giornata, con il bronzo al femminile e un’altra top-5 tra gli uomini, mentre arrivano medaglie consolatorie di peso anche per la Germania (argento femminile), Svezia (argento maschile) e la Russia (bronzo maschile). Clamorosamente all’asciutto invece oggi la Francia, certamente la battuta di oggi, mentre l’Italia disputa due buone prove senza però trovare la perfezione necessaria per lottare fino in fondo per le medaglie.

PAGELLE STAFFETTA FEMMINILE – MONDIALI BIATHLON 2021

Norvegia – 9: dovevano vincere, l’hanno fatto, brave. I tecnici rivoluzionano il modulo, ma con una Lien così a supporto delle altre tre oggi perderla era molto difficile. Roeiseland si complica un po’ le cose nel finale ma la maggiore esperienza e lucidità le permette di salvarsi.

Germania – 8: l’obiettivo alla partenza era l’argento, buttando un occhio su eventuali debacle norvegesi. Fino al primo poligono di Herrmann prova sottotono poi si inventano una rimonta meravigliosa sostenuti da una Preuss versione MVP che si inventa un numero straordinario sia al poligono che nel finale.

Ucraina – 8: difendono il bronzo di Anterselva con la classica solidità al tiro, capace di compensare un paio di frazioni meno incisive sugli sci. Quando le altre sbagliano loro sfruttano l’occasione e per una manciata di secondi non sfiorano pure il miracolo finale.

Bielorussia – 7: dopo un avvio balbettante di Kryuko hanno trovato la quadra soprattutto con Alimbekava e Sola e sognato la medaglia sino alla fine, purtroppo però Kruchinkina non è più quella di gennaio sugli sci e un paio di ricariche di troppo le hanno precluso la chance di potersela giocare fino alla fine.

Svezia – 5: certamente non soddisfatta del risultato, perché il sogno non troppo nascosto era la medaglia. Skottheim dopo Kontiolahti è letteralmente sparita e anche oggi complica le cose alle compagne, ma di fatto la Svezia era davanti alla Germania dopo sei poligoni con la migliore atleta a chiudere, quindi le possibilità di fare meglio c’erano tutte.

Polonia – 8: commovente staffetta del quartetto polacco che si inventa una magia e dà parecchio fastidio alle nazioni più quotate per tutta la prova. Alla fine il sesto posto è ottimo ma non rende giustizia a quanto di buono si è visto.

Francia – 4: che delusione oggi il quartetto transalpino, nonostante una buona partenza. Da quel terzo giro di Anais in seconda frazione sono crollate senza riprendersi più, nemmeno Simon questa volta reagisce e anzi, viene oscurata da Oeberg e soprattutto Preuss.

Italia – 6: tutto sommato una staffetta in linea con le aspettative, con Wierer e Vittozzi impeccabili e forse migliori del previsto, pronte per scatenare l’inferno domani nella mass. Certo, resta sempre la stessa sensazione che qualcosa continui a non quadrare nelle scelte effettuate, ma questa è un’altra storia. Si chiude in maniera molto triste un Mondiale terribile per Sanfilippo, che forse mai negli ultimi anni è stata così fuori condizione nel complesso.

PAGELLE STAFFETTA MASCHILE – MONDIALI BIATHLON 2021

Norvegia – 10: l’unico modo per prendere un dieci per la Norvegia è quello di dominare dall’inizio alla fine, esattamente quanto avvenuto oggi. Hanno avuto ragione a schierare Dale nella 20km e hanno continuato a scegliere al meglio in questa staffetta, dove è filato tutto liscio e gli avversari non hanno potuto far altro che inchinarsi sin dal primo metro. Superiorità imbarazzante sulla concorrenza.

Svezia – 8: tira fuori il massimo dalla staffetta odierna con una prova eccellente, in difesa all’inizio e poi con un efficace crescendo di tornata in tornata. Samuelsson è tornato quello di inizio stagione, Ponsiluoma è affidabile, Femling e Nelin si comportano bene, e alla fine ne esce un argento più che meritato.

RBU – 7: finalmente arriva la prima soddisfazione del Mondiale per la RBU, dopo tante batoste in successione.  Oggi prova pulita e solida, nel finale sarebbe stato difficile comunque tenere alle spalle un Samuelsson così in palla. Da questo risultato si può e si deve ripartire, magari già domani dove sia Loginov che in misura minore anche Latypov possono essere considerati outsider per il podio.

Francia – 5: che giornata per i francesi, fuori dal podio anche al maschile dove erano considerati pronti per fare male alla Norvegia. La frittata in questo caso la combina Fillon Maillet in piedi, tuttavia è forse il passo sugli sci la vera ragione per la quale i transalpini oggi non sono saliti sul podio, apparso molto inferiore rispetto a quanto ci avevano abituato.

Ucraina – 7: quando arrivano i Mondiali gli ucraini si fanno sempre trovare pronti e anche al maschile riescono a tirare fuori dal cilindro una prova sontuosa. La zona medaglia era davvero un’impresa da raggiungere oggi, tuttavia sfruttano al meglio gli errori altrui e ci provano con caparbietà, soprattutto con un Pidruchnyi davvero sontuoso in seconda frazione.

Italia – 6: siamo qui a descrivere una sesta posizione che odora ancora una volta di beffa, dopo che Windisch si è trovato in posizione da medaglia a cinque bersagli dalla fine, prima di sbagliare tanto. Bionaz e Hofer sontuosi, Giacomel si trasforma prima in eroe e poi cede un po’ alla pressione, lasciando tuttavia all’esperto compagno ancora la possibilità di provarci. Resta ancora una giornata per andare a caccia della prima medaglia e Lukas ha tutte le carte in mano per riuscirci.

Germania – 4: voto un po’ severo, perché al di là del terzo giro di Lesser non è stata una staffetta negativa per i tedeschi. Difficile però restare positivi dopo una prova così incolore e, di fatto, mai nata. Restano da comprendere le reali cause di quel blackout totale del primo frazionista che ha compromesso tutto, soprattutto per capire se non stava già bene e dunque ci possano essere responsabilità da parte di chi lo ha fatto gareggiare oggi.

Foto: LaPresse

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