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Atletica leggera: doping, sospesa l’americana Brianna McNeal, campionessa olimpica a Rio 2016

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Ennesimo caso di violazione degli obblighi di reperibilità per antidoping nell’atletica leggera. L’americana Brianna McNeal, campionessa olimpica dei 100m ostacoli a Rio 2016, è stata temporaneamente sospesa come ha annunciato giovedì l’Athletics Integrity Unit (AIU).

L’IAU accusa la 29enne velocista di aver “ostacolato il processo di gestione dei risultati, una violazione delle regole antidoping della Federazione internazionale di atletica leggera“. Medaglia d’oro mondiale nel 2013 a Mosca, McNeal era già stata sospesa per un anno tra il 2017 e il 2018 per tre violazioni dei suoi obblighi di localizzazione antidoping e aveva quindi perso i Mondiali di Londra nel 2017Tornata alle competizioni nel 2018, è stata squalificata per una falsa partenza nei playoff ai Campionati del Mondo 2019 a Doha.

Negli ultimi mesi diversi casi di doping sono stati collegati all’atletica e il più delle volte per casi di violazione degli obblighi di reperibilità. Nel giugno 2020, Salwa Eid Naser (Bahrain), campionessa del mondo nei 400m, è stata provvisoriamente sospesa per questo motivo prima di essere riabilitata, il 20 ottobre, dal tribunale disciplinare della Federazione internazionale di atletica leggera. Il sudafricano Luvo Manyonga, argento a Rio 2016 nel salto in lungo, è stato temporaneamente sospeso venerdì e il keniano Elijah Manangoi, campione del mondo dei 1.500 nel 2017, è stato sanzionato con una sospensione di due anni in novembre, ancora per aver saltato un controllo antidoping non facendosi trovare all’indirizzo lasciato per la reperibilità.

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Foto: Lapresse

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