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Sci di fondo, Coppa del Mondo Dresda 2020: Federico Pellegrino punta a evitare le “trappole” e centrare il bis

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La Coppa del Mondo di sci di fondo si appresta a vivere un appuntamento cittadino. Nel weekend si gareggia a Dresda, in Germania, con un fine settimana interamente dedicato alle prove sprint. La capitale della Sassonia è entrata in calendario nel gennaio 2018, rinverdendo la tradizione tedesca delle sprint cittadine. Non va infatti dimenticato come quella di Düsseldorf sia stata un autentico evento mediatico soprattutto tra il 2002 e il 2007, quando fungeva da opening anticipato del massimo circuito, prima di essere “declassata” a tappa ordinaria nel 2008 e venire abolita dal 2012.

Dopo sette anni di pausa, la Germania è quindi tornata a essere palcoscenico di sprint cittadine. Non più a Düsseldorf, bensì a Dresda, la quale vede però cambiata la propria collocazione in calendario rispetto al consueto. Di solito si faceva tappa in Sassonia subito dopo il Tour de Ski, mentre nell’inverno corrente vi si gareggia prima di Natale. Il programma è invece lo stesso degli ultimi tre anni, poiché sono previste una sprint individuale e una team sprint. Entrambe a skating. Curioso notare come, ogni anno, le luci della ribalta siano spettate a una nazione differente.

Nel 2018 fu l’Italia a essere grande protagonista, poiché entrambe le competizioni vennero vinte dagli azzurri. Federico Pellegrino si impose nella sprint davanti al norvegese Johannes Høsflot Klæbo e al francese Lucas Chanavat. Mentre il giorno dopo il poliziotto valdostano primeggiò anche nella prova a coppie assieme a Dietmar Nöckler. Il tandem azzurro precedette quello svedese (Jönsson/Peterson) e quello russo (Krasnov/Retivykh).
Nel 2019 è invece stata la Norvegia a fare man bassa di successi. Quello individuale fu appannaggio del norvegese Sindre Bjørnstad Skar, il quale precedette il russo Gleb Retivykh e l’altro norvegese Erik Valnes. I norge furono inattaccabili anche nella team sprint, dove realizzarono addirittura una doppietta: Skar e Valnes primeggiarono davanti ai connazionali Goldberg/Brandsdal e ai russi Maltsev/Retivykh.
Infine nel gennaio 2020 è stata la Francia a recitare la parte della leonessa. La sprint venne vinta da Lucas Chanavat, davanti a Sindre Bjørnstad Skar e allo svedese Johan Häggström. I transalpini si imposero anche nella prova a coppie disputata nell’inusuale formato di 12×650 metri (!) con il tandem Chanavat/Jay, che precedettero gli svedesi Grate/Häggström e i russi Krasnov/Retivykh.

Per Pellegrino, dopo i successi nel 2018, sono arrivate solo amarezze. Spesso e volentieri il valdostano è stato coinvolto in contatti o cadute, che gli hanno precluso la possibilità di ottenere altri risultati di peso. D’altronde il tracciato è estremamente tortuoso e l’imprevisto è dietro l’angolo. Va rimarcato come in questo 2020 la concorrenza sarà ridotta dispetto alle abitudini, vista l’assenza di Norvegia, Svezia e Finlandia. Dunque il campo partenti avrà una qualità media decisamente inferiore al solito e potrebbe consentire agli azzurri presenti di ottenere piazzamenti migliori.

Foto: La Presse

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