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Sci Alpino

Come sta Dominik Paris? Il grande ritorno. Ma gli obiettivi sono Cortina e Pechino 2022

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Ci siamo. Dominik Paris sta per tornare ed è un bene per tutta l’Italia maschile dello sci alpino, visto che al momento sembra l’unico in grado di poter puntare alla vittoria in Coppa del Mondo. Ovviamente, bisognerà capire quale sarà il vero stato di forma nel prossimo weekend della Val d’Isere, ma intanto il recupero dopo l’infortunio non ha creato mai grossi problemi al più grande discesista italiano della storia.

https://www.oasport.it/2020/12/live-sci-alpino-discesa-val-disere-in-diretta-prima-prova-in-tempo-reale-ce-dominik-paris/

Insomma, l’infortunio al ginocchio destro patito lo scorso gennaio in allenamento, il giorno prima del lungo weekend di Coppa a Kitzbühel, il più importante della stagione, è ormai ampiamente alle spalle. Dominik Paris, 31 anni, 18 vittorie e 37 podi in Coppa del Mondo, una coppa di specialità in superG, campione del mondo in carica della stessa specialità, tiene il profilo basso alla vigilia della nuova annata, ma fisicamente è assolutamente a posto.

L’infortunio ha cambiato solo i tempi di allenamento, per il resto è stato più o meno tutto come al solito – dice il campione della Val d’Ultimo, che non gareggia dalla discesa di Wengen del 18 gennaio 2020, nella quale fu secondo, primo podio sul Lauberhorn -. Per il Coronavirus tutti hanno dovuto fermarsi quindi credo che nelle gare della prossima stagione quelli davanti saranno sempre gli stessi. Se preferisco la palestra allo sci? No anzi, il contrario, ma il lavoro atletico per me è molto importante, a maggior ragione dopo un infortunio“.

Sarà una stagione diversa dal solito: le prime gare non si terranno come di consueto in Canada, per la velocità, ma in Europa e più tardi, tra discesa e superG, in Val d’Isere, dal 12 al 13 dicembre 2020 sulla Oreiller-Killy, una pista antica e ultimamente usata più dalle ragazze che dai maschi. In un momento storico in cui senza più re Hirscher la sfida alla Coppa del Mondo sembra apertissima, Dominik guarda solo agli appuntamenti imminenti, e non troppo avanti: “L’obiettivo è cominciare bene la stagione e poi si vedrà, certo, vorrei arrivare nella forma giusta ai Mondiali di Cortina”. Vero grande obiettivo stagionale, così come i Giochi di Pechino 2022 (se si faranno), per andare a caccia dell’unico titolo che ancora gli manca: quello olimpico (o quanto meno una medaglia, sfuggita di poco in Corea nel 2018, quando fu 4° in discesa). 

Ancora Dominik: “La cancellazione della trasferta nordamericana? Sicuramente cambierà molto, oltretutto ci siamo sempre allenati a Copper Mountain in vista di quelle gare, inoltre la pista di Lake Louise la conosco bene, mentre quella di Val d’Isere (la vecchia Oreiller-Killy, ndr) l’ho fatta solo quando hanno cancellato le gare in America, nel 2016, quindi ci dovrò arrivare con tanta fiducia nei miei mezzi”.

Il calendario di Coppa, al solito, agevola gli specialisti di slalom e gigante, con più prove a disposizione rispetto ai campioni di discesa e superG, anche se va detto che lo scorso anno la sfera di cristallo è andata a un polivalente, Alexandre Aamodt Kilde. Dominik in questo momento fa bene a tenere il profilo basso, anche perché non sa come potrà reagire il suo ginocchio alle tante sollecitazione degli allenamenti e alle prime gare. Il sogno Coppa sembrerebbe per ora accantonato e anzi la grande chance era quella dello scorso anno, quando la sfortuna ci ha messo davvero lo zampino perché l’altoatesina avrebbe potuto lottare per la Coppa del Mondo fino alla fine. In ogni caso, qualora Paris si dimostrasse subito competitivo fin dalle prime gare, allora il suo nome non potrà essere sottovalutato da chi ambisce a conquistare il trofeo di cristallo, visto che fenomeni dominanti alla Hirscher in almeno due specialità non ce ne sono nelle discipline tecniche.

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