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Ciclismo, Christian Knees si ritira dopo 17 anni da professionista, ma non lascia la Ineos Grenadiers

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Dopo ben diciassette anni da professionista, il tedesco Christian Knees ha deciso di dire addio alla carriera da corridore, ma senza allontanarsi da quella che è stata per ben undici anni la sua formazione, ossia la Ineos Grenadiers. Lo squadrone britannico infatti, ha deciso di tenere con sé uno dei suoi corridori più fedeli di sempre, includendolo all’interno dello staff tecnico del team.

Il 39enne di Bonn ha goduto di una lunga carriera da ottimo passista e grande gregario per i capitani che si sono susseguiti tra Sky ed Ineos. Con venti presenze nei grandi giri, Knees ha fatto parte della rosa che ha conquistato la prima vittoria di squadra al Tour de France nel 2012 con Bradley Wiggins, oltre ai tre sigilli di Chris Froome tra Giro, Tour e Vuelta nel 2017 e nel 2018. Ex campione nazionale tedesco nel 2010, dall’anno prossimo Knees assumerà un nuovo ruolo, mettendo in campo la sua esperienza dietro alle quinte della corsa, in supporto dei reparti Corsa e Performance del team.

Parlando della sua carriera agonistica, Knees ha dichiarato quanto segue a INEOSGrenadiers.com: “17 anni sono tanti. Essere un professionista a 39 anni non è qualcosa che molte persone possono dire. Ad un certo punto devi ritirarti, ed è sempre difficile concludere un capitolo; ma sono davvero orgoglioso di quello che ho ottenuto. I grandi giri vinti con la squadra, il fatto di esserci nel 2012 con Bradley, e essere al fianco di Froome alla partenza del Tour de France 2017… . Ci sono così tanti bei ricordi, per non parlare di aver trascorso dieci anni in una della squadre migliori al mondo”.

“A livello personale, essere il campione nazionale tedesco nel 2010 e indossare quella maglia per un anno è stato un grande onore – ha aggiunto Knees – Vincere la mia gara di casa al Rund um Koln e vincere anche il Bayern Rundfahrt: questi sono alcuni risultati davvero belli che posso guardare a testa alta. Ora è un buon momento per vivere avventure diverse, ma andrò sempre in bicicletta. Amo correre e amo allenarmi”. In conclusione si è concentrato su quello che sarà il suo futuro: “Il prossimo anno resterò con la squadra, e sono davvero contento. Inizialmente sarà un anno in cui proverò sfaccettature diverse e cose nuove della bici, cercando di capire come potrò aiutare al meglio la squadra ad avere successo”.

Foto: Lapresse

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