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Ciclismo: anche il fondo arabo PIF (famoso nel calcio) nel progetto Superlega. Coinvolte le migliori squadre World Tour

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Tramontata l’idea della fusione tra Soudal-QuickStep e Jumbo-Visma, che avrebbe sconvolto il World Tour di ciclismo su strada al maschile, ecco che in questi giorni si sta parlando di un’altra possibile rivoluzione che sarebbe sulla carta ancor più clamorosa se si avverasse.

Ci avevano provato qualche anno fa nel calcio, ma erano stati respinti, è arrivata sulle due ruote l’idea di una Superlega (che dovrebbe essere chiamata One Cycling). L’indiscrezione è arrivata da Reuters qualche giorno fa, ma adesso arrivano sempre più conferme, come riportato anche da Radio Cycling.

L’obiettivo dichiarato è quello di non lasciare ai vari organizzatori delle corse tutti gli introiti derivanti i diritti televisivi. Al momento le compagini direttamente coinvolte sono due: la Ineos Grenadiers e la già citata Jumbo-Visma, ma d’accordo con il progetto sembrano essere anche Ef Education-EasyPost, Lidl-Trek e Bora-hansgrohe. D’altra parte è arrivata l’opposizione, almeno momentanea, delle altre compagini del massimo circuito internazionale, con anche l’UCI e ASO (organizzatrice di Tour de France e Vuelta) che puntano a far ragionare i team coinvolti.

Il nome nuovo è quello di PIF, Fondo pubblico d’investimento dell’Arabia Saudita che chi frequenta il mondo dello sport, ma soprattutto del calcio avrà sentito citare: ha acquisito il Newcastle (portando a casa l’acquisto di Sandro Tonali) e ha dato soprattutto nuova linfa al campionato arabo, che ha portato tra le proprie fila campioni del calibro di Cristiano Ronaldo e Karim Benzema. Possibile il coinvolgimento anche nel ciclismo, con investimenti ovviamente folli che darebbero nuova linfa alle squadre.

Foto: Lapresse