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Nuoto, ISL 2020: sesta tappa (prima giornata). Pilato vince la sfida contro Carraro e Castiglioni. Bene Martinenghi e Rivolta

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E’ andata in archivio la prima giornata del sesto match della International Swimming League 2020. La Champions League del nuoto, di scena nella piscina da 25 metri di Budapest (Ungheria), ha visto i campioni in carica degli Energy Standard concludere davanti a tutti con 279.0 punti, a precedere i Toronto Titans (241.0 punti), i NY Breakers (202.0 punti) e gli Aqua Centurions (150.0 punti).

Nella rana la presenza azzurra si è fatta sentire. Nei 50 metri donne il podio viene monopolizzato da Benedetta Pilato (Energy Standard) 29″45, Martina Carraro (Aqua Centurions) 29″72 e da Arianna Castiglioni (Aqua Centurions) 29″97. Una dimostrazione di forza del Bel Paese da questo punto di vista. Nella prova maschile la vittoria è andata al bielorusso Ilya Shymanovich (Energy Standard) in 25″75, a precedere un eccellente Nicolò Martinenghi che in 25″87 ha realizzato il proprio personale (precedente limite era di 26″01), abbattendo per la prima volta in carriera la barriera dei 26″ su questa distanza in corta e nuotando non troppo lontano dal primato italiano di 25″62. Scozzoli che ha concluso quinto in 26″42. Per quanto concerne i 100 farfalla uomini, molto bene Matteo Rivolta: l’azzurro (Aqua Centurions) è giunto terzo con il tempo di 49″90, preceduto dal fuoriclasse sudafricano Chad Le Clos (49″39) degli Energy Standard e dal compagno di squadra Szabo (49″75). Un crono di tutto rispetto, considerando il primato italiano di 49″54 da lui stesso detenuto.

Per quanto riguarda le prestazioni di un certo rilievo, la vittoria del tedesco Marco Koch (NYB) nei 200 rana maschili è stata impressionante, visto il crono di 2’00″58, ad appena 4 decimi dal primato del mondo del russo Prigoda (2’00″16). Ha battuto un colpo anche il francese Florent Manaudou (Energy Standard), il migliore dei 50 stile libero in 20″55, e di grande rilievo i 400 stile libero: tra le donne la rappresentante di Hong Kong Siobhan Haughey (ENS) ha ottenuto il crono di 3’58″75, mentre il lituano Danas Rapsys ha ottenuto il notevolissimo crono di 3’35″49, sempre tra le fila degli Energy Standard.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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