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ATP Finals 2020: Novak Djokovic a caccia del sesto sigillo. Il serbo punta a eguagliare Roger Federer

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Per l’ultima volta la O2 Arena di Londra sarà teatro delle ATP Finals, poi dall’anno venturo sarà il turno di Torino. Calerà il sipario sulla stagione 2020 in maniera un po’ triste per la necessità di un torneo a porte chiuse. Novak Djokovic giocherà con la consapevolezza di chiudere l’anno da n.1 e nel mirino il sesto sigillo nel Master, eguagliando lo svizzero Roger Federer, assente in questa edizione per i problemi al ginocchio. Come è noto, l’elvetico sarà al via degli Australian Open 2021 e sta recuperando dopo aver subito due interventi chirurgici.

Il serbo arriva all’appuntamento dopo aver steccato nei due tornei del Grand Slam post lockdown: la squalifica amara a New York è da abbinare alla netta sconfitta in Finale a Parigi contro uno scatenato Rafael Nadal, che nelle Finals non ha mai vinto. Pertanto, Nole vuole chiudere col punto esclamativo un anno che comunque l’ha visto su livelli notevolissimi. Non bisogna dimenticare il trionfo degli Australian Open e le 39 vittorie in 42 partite. Certo, l’ultimo ko contro l’azzurro Lorenzo Sonego a Vienna (Austria) ha fatto storcere il naso per l’atteggiamento in campo, non al 100% delle sue possibilità, probabilmente svuotato un po’ dal fatto di aver centrato l’obiettivo di terminare in vetta al ranking in quest’annata così particolare.

Djokovic sarà testa di serie del girone “Tokyo 1970”. Gli contenderanno uno dei due posti in semifinale Zverev, Medvedev e Schwartzman; sorteggio abbastanza proibitivo per il giocatore argentino, che dovrà affrontare giocatori che su questi campi si sono espressi ad altissimo livello. Nadal sarà il riferimento del raggruppamento “London 2020” completato da Thiem, Tsitsipas e Rublev. Il secondo girone sembra più equilibrato e tutti paiono avere legittime chance di qualificazione, tenuto conto di un Rafa che a Parigi Bercy non ha incantato, vista la sconfitta in semifinale contro Zverev.

Da questo punto di vista, sembrerebbe tutto apparecchiato per la festa del serbo, ma le Finals negli ultimi anni hanno dimostrato come non sempre il più forte riesca a vincere, basta chiedere a Sascha e a Tsitsipas a segno nelle ultime due edizioni.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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