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Vincenzo Nibali: “Presto per parlare del futuro: è stata una stagionaccia. Mai sentito bene”

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Vincenzo Nibali è reduce da una complicata giornata al Giro d’Italia 2020. Lo Squalo ha faticato terribilmente nella tappa regina della Corsa Rosa, staccandosi prematuramente sul Passo dello Stelvio e arrivando a quasi cinque minuti di ritardo da Jai Hindley sull’arrivo in salita dei Laghi di Cancano. Il siciliano non vincerà la 103ma edizione del Giro d’Italia, ma non riuscirà a salire nemmeno sul podio e a chiudere in top-5: un risultato al di sotto delle aspettative per il quasi 36enne (spegnerà le candeline tra tre settimane), capace di alzare al cielo il Trofeo Senza Fine in due occasioni e di imporsi al Tour de France 2014.

Il capitano della Trek-Segafredo, attualmente ottavo in classifica generale, sarà ancora in sella nel 2021, ma per il momento non vuole proiettarsi sul suo futuro, come traspare dalle dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport nella serata di ieri: “Per parlare di prospettive futuro è presto. È stata un po’ una stagionaccia, un po’ così. Strana, con tante sorprese. Dennis, per esempio, non lo avevo mai visto così forte in salita. Io non mi sono mai sentito davvero bene, al contrario del 2019. Ho cambiato tante cose e, ad esempio, il problema Covid non ha aiutato, perché ha costretto a dividere i gruppi di lavoro. Saranno tanti gli aspetti da analizzare“.

Quale sarà il futuro di Vincenzo Nibali? Il contratto con la Trek-Segafredo scadrà al termine del 2021, quando lo Squalo avrà compiuto 37 anni. Dovrà capire se potrà ancora puntare ai vertici nelle grandi corse a tappe e se la forma, mai arrivata in questa tormentata stagione, lo sosterrà ancora e gli permetterà di correre per raggiungere grandi traguardi, come è riuscito a fare per tutta la sua carriera.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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