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Superbike, Jonathan Rea: “Mondiale ancora aperto, ma a me bastano 3 punti e Redding deve vincere le ultime tre gare”

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Si è concluso con un po’ di amaro in bocca il weekend di Magny-Cours per Jonathan Rea, dominatore incontrastato degli ultimi cinque Mondiali Superbike ormai vicinissimo a riconfermarsi campione per il sesto anno consecutivo. Il nord irlandese della Kawasaki, dopo aver vinto sul bagnato le prime due manche del GP di Francia 2020 (gara-1 e Superpole Race), si è dovuto accontentare di un quarto posto in gara-2 che non gli ha consentito di chiudere definitivamente i conti a livello aritmetico nella corsa al titolo (era necessario un piazzamento sul podio).

Sapevo che non sarebbe stata una gara semplice ha detto Rea al termine dell’ultima manche del weekend francese – Magny-Cours è sempre particolare, di conseguenza non sapevo cosa aspettarmi. Nel warm-up ho faticato molto in uscita dalle curve, ma la moto aveva un buon assetto, infatti sono riuscito ad essere aggressivo. Quando ero dietro a Chaz (Davies, ndr) avevo un angelo e un diavolo sulle mie spalle, da una parte volevo attaccare, dall’altra accontentarmi. Io mi sentivo molto bene con la moto nelle chicane, ma Chaz faceva la differenza in uscita dalle curve alla 5 e alla tredici”.

“In ogni momento della gara ho sempre avuto la situazione sotto controllo per quanto riguarda i punti in ottica Mondiale – ha proseguito il leader del campionato, adesso a +59 su Redding in vista dell’ultimo round – Sapevo infatti che un quarto posto non bastava per il titolo. Il mio obiettivo era arrivare tra i primi tre, ma purtroppo non è stato possibile. Per certi versi è così. Il Mondiale è ancora aperto, ma Scott dovrà vincere tre gare per puntare al Mondiale, mentre a me bastano tre punti per il titolo. In MotoGp c’è una sola gara rispetto al format della Superbike”.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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