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Giro d’Italia 2020, Vincenzo Nibali: “Mi sono difeso, manca una settimana e la posta è ancora alta”

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Vincenzo Nibali è purtroppo crollato nella quindicesima tappa del Giro d’Italia 2020. Lo Squalo ha faticato terribilmente sulla salita conclusiva che conduceva a Piancavallo e a nove chilometri dal traguardo si è staccato dai primi due della classifica generale, ovvero l’olandese Wilco Kelderman e il portoghese Joao Almeida. Il siciliano non aveva la gamba dei giorni migliori e ha dovuto alzare bandiera bianca nel primo vero tappone di montagna di questa Corsa Rosa. Il capitano della Trek-Segafredo ha lasciato sul piatto più di un minuto e mezzo, ora si trova al settimo posto in classifica generale a 3’29” di ritardo da Almeida. Si tratta di un distacco abissale, il sogno di vincere il Giro d’Italia per la terza volta in carriera appare tramontato. Il 35enne dovrà cercare di puntare al podio, il terzo gradino occupato momentaneamente dall’australiano Jai Hindley è distante 32” e non si tratta di uno svantaggio irrimediabile.

Vincenzo Nibali ha analizzato la sua difficile domenica ai microfoni di Tuttobiciweb: “È stata una tappa dura che ho corso senza risparmiarmi. La Sunweb sull’ultima salita ha imposto un ritmo fortissimo, lo abbiamo visto in gara e lo confermano i numeri. Per me e tanti altri big era difficile da sostenere. Mi sono difeso e ho limitato il ritardo, perché alla fine del Giro manca ancora una settimana e la posta in palio è ancora alta. Kelderman ha confermato le impressioni che già avevo e Almeida ogni giorno che passa si conferma molto solido. Questa è la realtà dei fatti, va accettata ma anche affrontata con grinta e determinazione nelle tappe che verranno“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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