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Giro d’Italia 2020, Jakob Fuglsang: ora è il rivale più pericoloso di Nibali. Ottima gamba sull’Etna

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Jakob Fuglsang è il nuovo avversario numero uno di Vincenzo Nibali in ottica maglia rosa. Dopo il ko di Geraint Thomas e Simon Yates, costretti alla resa davanti alla micidiale ascesa verso l’Etna, che ha voltato loro la faccia in questa terza tappa del Giro d’Italia 2020, la cerchia dei papabili vincitori della Corsa Rosa numero 103 si fa sempre più ristretta. Tra i migliori, il danese dell’Astana è sicuramente l’uomo più temuto nel possibile scontro con Nibali.

I kazaki hanno svolto un ottimo lavoro di squadra, soprattutto con Manuele Boaro che ha fatto uno sforzo enorme per proteggere il suo capitano. Quest’ultimo ha poi finalizzato il tutto con il quinto posto di tappa, risalendo fino al nono posto nella classifica generale. Tra Fuglsang e il padrone di casa Nibali ci sono soltanto 18″ di scarto a favore del messinese della Trek-Segafredo. E vista la condizione che lo sta accompagnando, la buona resa in salita di quest’oggi, la lucidità con cui ha cercato prima di rinvenire su ogni attacco, e poi di rilanciare, Jakob si candida prepotentemente per il podio di Milano.

Questo Giro 2020 non era iniziato molto bene per l’Astana, che sabato ha perso Miguel Angel Lopez, vittima di una bruttissima caduta in occasione della cronometro di Palermo, mentre ieri il secondo capitano Alexandr Vlasov è stato costretto al ritiro per problemi di stomaco. Così Jakob si è ritrovato addosso tutto il peso e la responsabilità del leader designato per questa Corsa Rosa; e dopo la brutta cronometro di due giorni fa, è tornato brillante come al Giro di Lombardia conquistato lo scorso 15 agosto.

L’Etna gli ha sorriso, è apparso decisamente più coraggioso e resistente rispetto alla recente Tirreno-Adriatico in cui si è sempre espresso a mezzo gas, e ha chiuso al pari di Nibali, Pozzovivo e Majka. L’unico tra gli uomini di classifica che è riuscito a fare meglio è stato Kelderman; ma è soltanto una questione di pochi secondi. Questa potrebbe essere l’annata giusta per puntare al podio di un grande giro e dare una svolta alla sua carriera dopo le classiche e le brevi corse a tappe. La 103esima Corsa Rosa potrebbe risultare la ciliegina sulla torta per un corridore così completo come il danese. Un obiettivo che gli è sempre sfuggito di mano, ma che al momento sta diventando decisamente concreto.

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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