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Giro d’Italia 2020, come cambia la corsa di Vincenzo Nibali? Dall’obbligo di attaccare alla possibile gestione

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Il Giro d’Italia cambia radicalmente volto per Vincenzo Nibali dopo la terza tappa. Fino a questa mattina lo Squalo si trovava costretto a inseguire i britannici Geraint Thomas e Simon Yates, i quali si erano avvantaggiati di 1’06” e 40” dopo la cronometro d’apertura andata in scena un paio di giorni fa. Oggi, però, si è stravolto tutto: il capitano della Ineos Grenadiers è caduto durante il tratto di trasferimento verso il chilometro 0 ed è giunto al traguardo a oltre dieci minuti, l’alfiere della Mitchelton-Scott è andato in crisi a nove chilometri dall’arrivo e ha pagato quasi quattro minuti. I due grandi favoriti della vigilia si sono eclissati sul primo arriva in salita, l’Etna ha partorito dei verdetti importanti e ora anche la tattica del siciliano potrà mutare.

Al momento il leader della Trek-Segafredo accusa 55” di ritardo dalla maglia rosa Joao Almeida (sarà davvero un fattore?) e dall’ecuadoriano Jonathan Caicedo (oggi vincitore di tappa, da vedere fin dove potrà arrivare), 13” dall’olandese Wilco Kelderman. Il siciliano ha 4” su Domenico Pozzovivo, 18” di vantaggio sul danese Jakob Fuglsang, 20” di margine sull’olandese Steven Kruijswijk, 31” sul polacco Rafal Majka. Il Giro d’Italia cambia per Vincenzo Nibali perché ora non sarà obbligato ad attaccare come si pensava fino a poche ore fa, dopo la cronometro d’apertura.

I suoi due principali rivali si sono chiamati fuori dalla lotta, dunque lo Squalo potrebbe anche cercare di gestire la corsa in maniera differente, sia perché è parso molto tonico in salita sia perché a cronometro potrebbe avere qualcosa in più di Fuglsang e degli altri avversari diretti (ma attenzione a Kelderman e a chi si trova davanti). Potrebbe attendere, marcare i rivali, gestire gli sforzi. E avrà dalla sua tutta l’esperienza per farlo. Siamo comunque soltanto all’inizio della Corsa Rosa e le insidie sono sempre dietro l’angolo come si è ben visto nella tappa odierna, lo stesso Nibali ha dichiarato di essere soddisfatto ma di non lasciarsi andare a facili entusiasmi.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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