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Ciclismo

Giro d’Italia 2020: ancora INEOS Grenadiers, vince Jhonatan Narvaez. Non attaccano i big

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Un percorso meraviglioso funestato dal maltempo. Ne è venuto fuori uno super scenario: tantissima fatica per i corridori nella dodicesima tappa del Giro d’Italia 2020, di 204 chilometri con partenza ed arrivo in quel di Cesenatico, a ripercorrere la Nove Colli e soprattutto nel ricordo di Marco Pantani. Ad imporsi al termine della solita fuga da lontano andata in porto è l’ecuadoriano Jhonatan Narváez che porta alla INEOS Grenadiers il terzo successo in questa Corsa Rosa, ovviamente il suo più importante della carriera. Non c’è stata la sfida attesa tra i big: resta saldamente in Maglia Rosa Joao Almeida.

Anche oggi partenza ad alte velocità. Prima ora con scatti e controscatti, che ha visto alla fine evadere tredici uomini: François Bidard (AG2R La Mondiale), Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), Manuele Boaro (Astana), Mark Padun (Bahrain McLaren), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Joey Rosskopf (CCC Team), Jesper Hansen (Cofidis), Simon Clarke (EF Pro Cycling), Albert Torres (Movistar), Victor Campenaerts (NTT Pro Cycling), Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers), Max Richeze (UAE Team Emirates) ed Etienne Van Empel (Vini Zabù-Brado-KTM). Su di loro successivamente si è riportato con un inseguimento solitario Héctor Carretero (Movistar Team). Il plotone si è disinteressato della fuga, lasciando addirittura 13′ di vantaggio massimo.

In un secondo momento è cambiata l’andatura del gruppo grazie alla NTT Pro Cycling di Domenico Pozzovivo. La compagine di Bjarne Riis ha accelerato nettamente, distruggendo il plotone Maglia Rosa, che a mano a mano è andato a perdere molte unità. Anche davanti si sono dati battaglia gli attaccanti: sono rimasti in due a circa 50 chilometri dal traguardo, Padun e Narvaez. Non c’è stato lo scontro diretto tra i big sull’ultimo GPM, quello di San Giovanni in Galilea: l’unico a muoversi, quasi in cima, è stato proprio Pozzovivo, con tutti i rivali alle spalle.

Nella discesa finale colpo di scena nella coppia al comando: problema tecnico per Padun, che è stato costretto a cambiar bici. Narvaez ovviamente ne ha approfittato ed è andato via in solitaria, lanciandosi verso il traguardo. L’ucraino ha provato alla disperata a raggiungere il rivale, è arrivato a soli 10” di ritardo, ma alla fine si è dovuto arrendere. Trionfo a braccia alzate per Narvaez davanti a Padun, terzo Simon Clarke (EF). Ad 8′ il gruppo Maglia Rosa con tutti i big davanti.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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