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Calcio, Serie A 2020-2021: caos su Juventus-Napoli. ASL: “Isolamento volontario”; la Lega di A: “Partita confermata”

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AGGIORNAMENTO 23.32:

“La Lega Serie A conferma che la gara Juventus-Napoli, valida per la terza giornata di campionato, resta in programma per domani alle 20.45”. Con una nota all’ANSA la Lega di A ha esposto la propria posizione. A questo punto, se i partenopei non si dovessero presentare rischierebbero la sconfitta a tavolino.

AGGIORNAMENTO 23.17:

Mentre la Lega di Serie A rimane ferma nella sua posizione di non esprimersi nell’immediato sulla vicenda Juve-Napoli alla luce delle positività dei calciatori partenopei Zielinski ed Elmas, emergono nuovi particolari sulla questione. Nel documento della ASL (di cui l’ANSA ha preso visione) che ha messo in fibrillazione l’intero calcio italiano, non è esplicitato il divieto di partire per Torino, né è sancito che il gruppo squadra deve rimanere a casa con le proprie famiglie. Nella nota della Asl si parla correttamente di “isolamento volontario”, ma l’azienda sanitaria, competente sul piano medico, non è tenuta ad esplicitare che giuridicamente il protocollo sugli atleti professionisti varato dal Ministero della Salute all’ultimo punto prevede la possibilità per i calciatori, a fronte della negatività del tampone, di scendere in campo e consentire il regolare svolgimento della gara. Salvo poi riprendere il periodo di quarantena fino al termine previsto. Questa documentazione apre quindi un altro scenario e determina anche la possibilità di una sconfitta a tavolino per il Napoli (la cui squadra Primavera peraltro oggi è regolarmente scesa in campo a Lecce per una partita del campionato di categoria) qualora non si presentasse domani a disputare il big match della terza giornata allo Stadium di Torino.

Una situazione decisamente intricata. Partiamo dall’inizio. I 19 casi positivi (totali) al Covid-19 rilevati nel Genoa hanno fatto esplodere un vero e proprio caos nel calcio italiano. La Lega di Serie A, nel corso dell’ultima assemblea, ha stabilito il rinvio del match che sarebbe dovuto andare in scena oggi tra il Torino e il Grifone, stante la seguente norma: “Qualora, in un arco temporale di sette giorni consecutivi di calendario dieci o più calciatori del Club – ai quali sia stato assegnato il numero di maglia dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2, il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A disporrà automaticamente il rinvio della prima gara utile nel quale sarà impegnato il Club, che sarà riprogrammata in una data stabilita insindacabilmente dal Presidente stesso. Il rinvio che precede sarà concesso a ciascun Club per una sola volta nel corso della stagione sportiva e ciò indipendentemente dalla competizione nel quale esso sia disposto (salvo che non si tratti della Supercoppa di Lega, delle semifinali e della Finale di Coppa Italia per le quali il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A disporrà automaticamente un ulteriore ed autonomo rinvio – uno per ciascuna delle due competizioni – in favore di ogni Club in gara e, dunque, anche nell’ipotesi in cui uno di essi abbia già beneficiato in precedenza del rinvio), con la conseguenza che, per tutte le gare successive all’intervenuta concessione del rinvio (ad eccezione della Supercoppa di Lega, delle semifinali e della Finale di Coppa Italia), il Club, anche nell’ipotesi in cui vi sia la positività di dieci o più calciatori (insorta nell’arco temporale di sette giorni), dovrà disputare tutte le suddette gare nell’ipotesi in cui disponga di tredici calciatori – come individuati al punto 2 – mentre, in difetto di tale disponibilità, subirà la sanzione di cui al punto 3 (ovvero la sconfitta a tavolino, ndr)“.

Ebbene, secondo questa regola il rinvio potrà verificarsi in un solo caso con dieci o più calciatori contagiati dal famigerato Coronavirus. Ebbene, il contesto si è decisamente complicato per quanto è accaduto a Napoli. Il club partenopeo, l’ultimo a disputare un match ufficiale contro il Genoa, ha rivelato i contagi di due effettivi: il polacco Piotr Zielinski e il macedone Eljif Elmas. La novità è che tutta la squadra, compresi i calciatori risultati negativi al test Covid, dovrà osservare un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni. E’ quanto ha stabilito l’Asl bloccando la partenza della comitiva diretta a Torino (fonte: Ansa). Ciò, quindi, impedisce alla compagine campana di affrontare domani la Juventus (ore 20.45).

E quindi? Stando al comunicato pubblicato dalla Lega, una gara può essere rinviata a causa di provvedimento delle autorità statali o locali, come semobrerebbe in questo caso: “Il Consiglio di Lega del 30 settembre – 1° ottobre 2020 (…) ha deliberato di disporre, in via transitoria, eccezionale e limitatamente alla corrente stagione sportiva 2020/2021 – indipendentemente da quanto disposto da altre norme e/o regolamenti applicabili alla singola competizione e FATTI SALVI EVENTUALI PROVVEDIMENTI DALLE AUTORITÀ STATALI O LOCALI nonché della Federazione Italiana Giuoco Calcio – le seguenti regole per le ipotesi di positività al virus SARS-CoV 2 dei calciatori dei Club partecipanti alle Competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A (che abbiano determinato il conseguente isolamento/quarantena per uno o più calciatori o per intere squadre (…)”.

Vero è che la Juventus ha comunicato ufficialmente di presentarsi domani all’appuntamento con la Prima Squadra. Una provocazione? Si attendono lumi dalla Lega di A.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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