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Calcio: non valida la gara tra Juventus e Napoli. I bianconeri attendono il 3-0 a tavolino, Agnelli: “Volevano il rinvio, ma il regolamento è chiaro”

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Il fischio d’inizio sarebbe dovuto arrivare alle 20.45, l’ufficialità che la gara tra Juventus e Napoli, valida per la terza giornata del campionato di Serie A di calcio, non sia stata regolare è arrivata dopo 45′, come da regolamento, visto che i campani non si sono presentati in campo. Ora si attende la decisione del Giudice Sportivo: i bianconeri ovviamente attendono il 3-0 a tavolino, per i partenopei anche un punto di penalità in classifica. L’obiettivo della banda di De Laurentiis è quello di fare ricorso. 

A parlare ai microfoni di Sky Sport è stato il presidente della Juventus Andrea Agnelli: “Io non è che debba farmi un’idea o no della situazione. Ciò che è indispensabile è fare chiarezza: abbiamo dei protocolli che sono molto chiari, ed è prevedibile che sarebbe successo di avere un caso di positività al Covid. Prima o poi capita a tutti. A quel punto ci si affida al protocollo e si sa cosa bisogna fare. Si va in isolamento fiduciario in una struttura concordata con l’Asl e così facendo ci si può allenare e disputare la partita. C’è molta chiarezza, si sa cosa succede, è quello che abbiamo fatto anche noi ieri quando due persone sono risultate positive. Ci siamo isolati nella nostra struttura, il nostro centro tecnico. Non è una questione di sistema calcio, il protocollo è stato studiato dalla Federazione con il Governo, ovvio che è un regolamento “vivo”, con i giorni scopriamo sfaccettature che non erano state prese in considerazione, le casistiche volta per volta verranno individuate e il documento perfezionato. E’ evidente che la priorità è la tutela della salute pubblica, in questo caso abbiamo un protocollo che ci permette di svolgere il nostro mestiere. L’importante è avere sempre quello spirito di lealtà sportiva che sta alla base di tutto”.

Prosegue su De Laurentiis: “Ci siamo mandati un messaggio, mi ha scritto. Io ho risposto che la Juventus si attiene ai regolamenti. Lui voleva rimandare la partita, una richiesta che può essere legittima. Ma in tutte le industrie ci sono i regolamenti e a quelli ci si deve attenere. Se non ci atteniamo ai regolamenti è il primo errore che commettiamo non da sportivi, ma da cittadini. Come ci saremmo comportati noi a parti invertite? Io sarei partito per Napoli, ma l’Asl non avrebbe emesso quel comunicato. L’Asl non interviene se il protocollo è osservato, se non lo osservo interviene l’Asl. La Asl dipende dal ministero della Sanità, il cortocircuito è interno, non esterno. Il protocollo mi sembra molto ben fatto, ma mi rimetto alle autorità competenti, nella consapevolezza che la salute pubblica viene prima di tutto. Ma se vogliamo portare a termine le manifestazioni sportive, non solo il campionato di calcio, bisognerà saper gestire i casi e le positività che possono essere individuate vista la frequenza dei controlli a cui siamo sottoposti”.

Una battuta finale: “Il 3-0 a tavolino? Io preferisco vincere sul campo. Sempre”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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