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Superbike, chi è Michael Rinaldi. Esplode un nuovo talento italiano, prima vittoria dopo tanta gavetta

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Michael Ruben Rinaldi è entrato di diritto nella storia del motociclismo italiano e della Superbike in un colpo solo. Il romagnolo è riuscito in quest’impresa in un colpo solo, oggi, sabato 5 settembre 2020. La vittoria in gara-1 del Gran Premio di Teruel ha impreziosito una carriera ancora giovanissima (dopotutto il portacolori della Ducati è nato solamente il 21 dicembre 1995, per cui non ha ancora spento le 25 candeline) con un risultato davvero sensazionale. Non solo perché ha vinto una prova del campionato dedicato alle moto derivate di serie, che già di suo è qualcosa non di poco conto, quanto per il modo in cui ha centrato questo successo: dominando la gara dall’inizio alla fine, superando nel corso del primo giro Scott Redding e Jonathan Rea, non certo gli ultimi della pista, e staccando il nord-irlandese di quasi sei secondi sotto la bandiera a scacchi.

Chi si sarebbe potuto immaginare un trionfo simile per il riminese? Conquistare la prima vittoria della carriera alla gara numero 66, dopo non aver centrato nemmeno un podio. No, nemmeno uno. Al massimo si era classificato quarto. Oggi invece ha zittito tutti, dominando la scena in lungo ed in largo ma, come detto, non certo per caso. A questo punto, quindi, si apre una nuova fase per Michael Ruben Rinaldi. Dopo tanti piazzamenti, tante buone sessioni di prove libere e qualifiche, ora lo scenario è cambiato. Dopo il primo successo, l’asticella si alza e così sarà per sempre.

E pensare che fino a pochi mesi fa la sua esperienza in Superbike passava quasi sottotraccia. Dopotutto nel campionato 2018 fece qualche apparizione con una Ducati non ufficiale (miglior risultato un sesto posto nel Gran Premio della Repubblica Ceca) fino a concludere al quattordicesimo posto della graduatoria generale. Un anno fa passò alla tredicesima piazza finale, con il quinto posto di Misano come miglior prestazione. In questo 2020, invece, il cambio di passo è stato notevole. Veloce e costante. Sempre. Oltre alla vittoria di oggi, infatti, il romagnolo ha due quarti posti (uno a Jerez e uno ad Aragon) con due quinti e due sesti. I punti in classifica sono già 104 (contro i 122 dell’anno scorso) per cui i passi in avanti sono stati da giganti.

Soddisfazioni notevoli, dopo una gavetta non semplice. Forse non tutti ricordano che Michael ha disputato anche qualche gara di Moto3. Nel 2012 (a soli 16 anni) chiuse quindicesimo al Mugello, quindi fu ventesimo a Misano (nel mezzo si ritirò a Brno) mentre nel 2014 corse a Le Mans, chiudendo ventitreesimo. I migliori risultati il riminese li ha ottenuti, tuttavia, nel campionato Superstock 1000. Nel 2017, infatti, in sella alla Ducati 1199 Panigale R vinse il titolo europeo con un bellissimo duello contro il turco Toprak Razgatlioglu.  Dopo tanti anni di crescita ora Michael Ruben Rinaldi sta raccogliendo i frutti del suo cammino. La Ducati ha tra le mani un pilota che è ormai una certezza della Superbike. La vittoria di oggi lo conferma e il futuro è tutto nelle sue mani. Sempre che a Borgo Panigale non se lo facciano scappare.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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