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MotoGP, GP San Marino 2020: analisi prove libere. Yamaha davanti, Suzuki vicina, fatica la Ducati. E Valentino Rossi…

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Day-1 che va in archivio a Misano (Italia), sede del sesto round del Mondiale 2020 di MotoGP. Sul tracciato dedicato a Marco Simoncelli è una Yamaha al potere, sì perché se si guarda alla classifica combinata le quattro M1 del lotto sono nella top-6: Fabio Quartararo leader in 1’32″189, a seguire Maverick Vinales (2°), Franco Morbidelli (3°) e Valentino Rossi (6°).

Dopo le tante problematiche in terra austriaca, la M1 sembra aver ritrovato la quadra. Su una pista dove la percorrenza conta di più, la moto giapponese ha messo nelle condizioni i propri piloti di ottenere dei crono rilevanti sia nella simulazione del time-attack che sul passo gara. Si può quindi sorridere a Iwata. Può essere moderatamente soddisfatto anche Rossi che, dopo aver sofferto tremendamente nel t-3 e nel t-4, negli ultimi minuti si è dato una bella svegliata e pare aver trovato la strada. Bisognerà confermarsi domani per entrare in Q2 e quindi gestire al meglio le qualifiche, punto debole del “46” in quest’annata così particolare.

Attenzione poi alla Suzuki e alla KTM che, pur svolgendo un programma diverso, hanno fatto vedere ottime cose. Gli spagnoli Alex Rins e Joan Mir non hanno ottenuto tempi ragguardevoli nel combinato, ma sulla costanza hanno messo in mostra un ottimo passo. Ancora meglio la KTM che, sfruttando anche i test sulle gomme fatti su questo tracciato, ha piazzato Pol Espargaro (4°), Iker Lecuona (5°), Brad Binder (8°) e Miguel Oliveira (9°) nella top-10 della graduatoria combinata. Un segnale che la moto austriaca potrebbe essere ancora una volta una mina vagante.

In difficoltà invece la Ducati. Andrea Dovizioso, attualmente, è fuori dalla top-10, mentre Danilo Petrucci è settimo, ma i riscontri sono tutt’altro che incoraggianti. Sulla moto del “Dovi” si sono registrati anche problemi di settaggio elettronico, ma è il pacchetto a essere meno competitivo rispetto alle aspettative. Servirà voltare pagina per domani e non sarà facile perché la velocità di percorrenza resta un punto debole chiaro.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Abdul Razak Latif / Shutterstock.com

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