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F1, Sebastian Vettel: “Sono stato vicino al ritiro, ho scelto l’Aston Martin perchè il progetto mi ha convinto in ottica futura”

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Sebastian Vettel sta vivendo un’ultima stagione da ferrarista davvero sottotono, soprattutto a causa della scarsissima competitività della SF1000, che si sta rivelando una delle peggiori monoposto mai prodotte dalla Scuderia di Maranello. Cionondimeno, in questo weekend il Cavallino Rampante festeggia un traguardo storico, ovvero quello dei 1000 Gran Premi iridati. Dunque sarà obbligatorio onorare l’evento con una prestazione dignitosa, che possa consentire alle Rosse quantomeno di rialzare la testa dopo le disastrose performance di Spa-Francorchamps e Monza. Vettel, al momento mestamente tredicesimo nella classifica iridata, è sicuramente voglioso di trovare quantomeno un exploit che possa rendere meno anonima questa disgraziata annata. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal tedesco durante la conferenza stampa Fia antecedente al Gran Premio di Toscana, giunte peraltro proprio nel giorno in cui è stato ufficializzato il suo passaggio all’Aston Martin per il 2021.

Innanzitutto si è parlato di quanto accaduto a Monza, ovvero qual è stata la causa del guasto ai freni che ha costretto Seb al ritiro nei primi giri? “Se devo essere onesto l’indagine è ancora in corso. Abbiamo capito cosa è andato storto, ovvero che l’esplosione dei freni è stata causata da un surriscaldamento. Stavamo monitorando il problema già dal secondo giro e stavamo cercando una soluzione, ma non abbiamo fatto in tempo perché un disco è esploso. Dobbiamo però ancora capire bene perché questo surriscaldamento si è verificato. Cionondimeno, siamo fiduciosi del fatto che il problema non dovrebbe ripetersi”.

Dopodiché, il resto della conferenza stampa ha riguardato esclusivamente l’annuncio del passaggio del tedesco all’Aston Martin. Al riguardo Vettel ha dichiarato che “la comunicazione ufficiale è avvenuta nel momento giusto, perché non è passato molto tempo da quando è stato firmato il contratto. Perché ho scelto l’Aston Martin? Fin dal momento in cui è stato chiaro che non avrei rinnovato con la Ferrari, mi sono detto che volevo restare in Formula Uno, ma solo se ci fosse stata un’opportunità che mi avesse attratto per davvero. L’ipotesi Aston Martin è diventata via via sempre più concreta perché le prestazioni del team si sono fatte molto interessanti. Al tempo stesso, credo che il regolamento futuro ci possa avvantaggiare, perché dovremo avere una griglia più equilibrata. La struttura che ora si chiama Racing Point e l’anno prossimo sarà Aston Martin non ha mai avuto il budget per competere con i top team, eppure ha ottenuto risultato di rilievo. In futuro, con il budget cap, sono convinto che si possa fare davvero bene. È una sfida molto entusiasmante, perché sono convinto che questa squadra possa crescere, mentre altri dovranno ridimensionarsi. Ci sono molti aspetti che mi rendono fiducioso e il tempo dirà se ho fatto bene a firmare per loro”.

Se non fosse arrivata questa proposta, Seb si sarebbe ritirato? “Diciamo che sono stato vicino al ritiro, ma quando ho capito cosa volevo, ovvero restare in Formula Uno nelle posizioni che contano e, al tempo stesso è arrivata l’offerta dell’Aston Martin, l’ho presa seriamente in considerazione. È un team in cui ho grande fiducia, perché ritroverò persone che conosco da 10 anni. A loro ho posto domande molto precise, ottenendo risposte soddisfacenti. La squadra mi sembra indirizzata verso un trend molto positivo e i risultati sono incoraggianti. La direzione che prenderà la Formula Uno nel prossimo futuro ci dovrebbe aiutare, quindi sono elettrizzato dall’idea di imbarcarmi in questa nuova avventura.

Infine è arrivata una domanda maliziosa, che Seb ha voluto dribblare: “Se pensiamo di essere davanti alla Ferrari nel 2021? Diciamo che aspetto con impazienza il cambiamento del 2022, è irrilevante quello che faranno gli altri team. Noi dobbiamo pensare solo al nostro orticello, il team ha un grosso potenziale. Qualcuno dice che l’Aston Martin sarà un satellite della Mercedes, ma la realtà dei fatti è che tutti sono dietro alla Mercedes ora come ora. Comunque, questo è il futuro, mentre ora voglio occuparmi del presente. Io sono ancora alla Ferrari, abbiamo un weekend importante davanti a noi e voglio fare in modo di svolgere il lavoro migliore possibile per il team”.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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