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F1, la rabbia di Charles Leclerc e l’eliminazione nel Q2. Il monegasco in affanno con la Ferrari

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Piove sul bagnato in casa Ferrari. Già la vettura è un disastro, ma nelle odierne qualifiche del Gran Premio di Russia non si è neppure riusciti a sfruttare appieno il (basso) potenziale della SF1000. Non tanto perché un Sebastian Vettel ormai rassegnato è andato a sbattere, bensì in quanto Charles Leclerc è stato eliminato in Q2 pur avendo tutto il potenziale per accedere al turno successivo, guadagnandosi così un piazzamento nella top ten.

Il monegasco è sceso dalla sua monoposto visibilmente in collera per quanto avvenuto al termine del secondo step delle qualifiche, quando di fatto non ha avuto modo di effettuare un ultimo giro lanciato. Dopo l’esposizione della bandiera rossa per il botto di Vettel, era rimasti 2 minuti e 15 secondi sul cronometro. Quasi tutti i piloti si sono gettati in pista per cercare un time attack sul filo di lana, ma il muretto del Cavallino Rampante ha gestito male la situazione, dando indicazioni sbagliate al ventiduenne del Principato in merito al tempo rimanente e alla distanza degli avversari in pista. Di conseguenza, Leclerc si è trovato imbottigliato alle spalle dell’Alpha Tauri di Daniil Kvyat, quando avrebbe potuto lasciare più spazio tra sé e il russo, poiché Esteban Ocon, che seguiva la Rossa, era più lontano di quanto comunicato via radio a Charles.

Insomma, con ogni probabilità la Ferrari numero 16 avrebbe potuto archiviare qualcosa di meglio della sesta fila. Di sicuro non avrebbe lottato per le prime tre posizioni, ma al tempo stesso sarebbe stato possibile scattare leggermente più avanti. Vero è che così Leclerc potrà scegliere la mescola che preferisce, senza essere obbligato a usare le morbide durante il primo stint, ma difficilmente questa chance rappresenterà un vantaggio concreto.

Alla fine della fiera, la realtà dei fatti è che nulla sta andando per il verso giusto in una delle stagioni più disgraziate nella storia della Scuderia di Maranello. Le probabilità di chiudere il Mondiale costruttori fuori dalle prime cinque posizioni, eventualità verificatasi solamente tre volte nella gloriosa epopea del Cavallino Rampante (1962, 1973, 1980), crescono di gara in gara. D’altronde se non sbagliano i piloti lo fa il muretto, e non è la prima volta in questo 2020. Per esempio in Ungheria solo l’esperienza di Vettel, impostosi per montare mescola media anziché le soft, ha permesso al tedesco di salvare la zona punti. Inoltre in Spagna si è vista la confusione degli strateghi della Rossa, che hanno cambiato in corsa la strategia del tedesco.

Per carità, anche il box della Mercedes sbaglia (citofonare Lewis Hamilton in merito alla gara di Monza per avere delucidazioni), ma ovviamente se si è più forti gli errori passano in secondo piano. Al contrario, se tutto va storto, inizia a farsi largo il sentimento dell’esasperazione. Al riguardo, è proprio questa l’impressione lasciata da Leclerc dopo le qualifiche odierne. Il monegasco non ha nascosto la sua irritazione, amplificata dal fatto di stare finalmente trovando feeling con la pista proprio in qualifica dopo turni di prove libere difficili. Bisogna capirlo, perché a bordo della SF1000 si ha l’impressione di combattere contro i mulini a vento. Dunque, non si può far altro che sopportare questa situazione, soffrendo e, se necessario, anche sfogandosi, come fatto pubblicamente dal ventiduenne del Principato, per il quale oggi è arrivata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso. Meglio buttar fuori la frustrazione, piuttosto che tenerla dentro a macerare, sperando di avere più fortuna nel prossimo futuro.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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