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Formula 1

F1, GP Toscana 2020: analisi prove libere. Bottas ruggisce, Ferrari indecifrabile, Alfa Romeo sorprendente

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La prima giornata di prove libere del Gran Premio di Toscana Ferrari 1000 è andata in archivio. Per la prima volta nella storia, i team di Formula Uno si sono trovati a girare nell’autodromo del Mugello non per una sessione di test privati, bensì per dei turni ufficiali inseriti in un GP iridato. Andiamo dunque ad analizzare quanto avvenuto quest’oggi sulle colline toscane, allo scopo di capire quelle che possono essere le prospettive in vista delle qualifiche di domani.

MERCEDES – A Monza sarà anche andato tutto storto, ma la W11 resta indiscutibilmente la vettura da battere su qualsiasi pista. In particolare Valtteri Bottas era chiamato al riscatto dopo l’opaca prestazione brianzola. Il finlandese oggi ha risposto vigorosamente risposto all’appello, risultando il migliore sia nella FP1 che nella FP2. Si confermerà anche domani, quando più conta, oppure Lewis Hamilton alzerà l’asticella e si prenderà la pole position? Lo scopriremo presto. Di sicuro, è probabile che anche al Mugello le Mercedes possano monopolizzare la prima fila.
Giri percorsi: Hamilton 55 (28+27); Bottas 60 (33+27)

FERRARI – In mattinata Charles Leclerc aveva riempito di speranza i cuori ferraristi, realizzando un inaspettato terzo tempo. Nel pomeriggio, invece, il monegasco è retrocesso a centro gruppo, dove si è attestato anche Sebastian Vettel. La sensazione è che quanto visto nella FP1 fosse troppo bello per essere vero, ma al tempo stesso non è chiaro quale possa essere il reale valore della Scuderia di Maranello. Nella FP2 Leclerc è stato l’unico a non migliorare il suo tempo mattutino (a parte Grosjean, che però praticamente non ha girato). Invece Vettel è passato dall’avere un secondo di distacco dal compagno di squadra a pagare un solo decimo. Insomma, non mancano le fluttuazioni per il Cavallino Rampante. Per domani l’obiettivo deve comunque essere quello di piazzare almeno una monoposto in Q3.
Giri percorsi: Leclerc 53 (27+26); Vettel 65 (27+38)

RED BULL – Dopo la debacle di Monza, il team di Milton Keynes ha comunque approcciato con grande fiducia l’appuntamento del Mugello. Un sentimento indubbiamente corroborato dai fatti. Max Verstappen oggi è davvero piaciuto, rivelandosi vicinissimo alle Mercedes sia sul giro secco che, soprattutto, sul passo gara. L’impressione è che l’olandese possa rappresentare una spina nel fianco delle “Frecce Nere”. Ha battuto un colpo anche Alexander Albon, quarto nella FP2, chiamato a una prova d’orgoglio dopo quanto accaduto a Monza. Difficile ambire alla pole position, ma di sicuro sono i più vicini alle Mercedes.
Giri percorsi: Verstappen 55 (32+23); Albon 61 (34+27)

RACING POINT – In mattinata sono inaspettatamente rimaste nelle retrovie della classifica, ma è anche vero che il team di base a Silverstone non ha cercato il time attack. La situazione è migliorata nel pomeriggio, ma né Sergio Perez, né Lance Stroll hanno inciso. Vedremo domani quale sarà il reale valore della futura Aston Martin. Oggi va in archivio una giornata senza infamia e senza lode. Domani si punterà a portare ambedue i piloti in Q3.
Giri percorsi: Stroll 58 (23+35); Perez 61 (29+32)

MC LAREN – Giornata di lavoro intenso per il team di Woking, che ha presentato un nuovo muso, molto simile a quello utilizzato dalla Mercedes. Sono dunque state effettuate diverse prove comparative tra le due versioni del naso della vettura. Carlos Sainz ha girato tantissimo, senza tuttavia mai lasciare il segno. Lando Norris invece si è reso protagonista di una violenta uscita di pista durante la FP2. Insomma, le McLaren sono mancate all’appello. Per adesso sono assenti giustificate, ma domani non ci si potrà permettere di restare a questo livello e restare fuori dalla Q3, alla luce di quanto visto a Monza, sarebbe deludente.
Giri percorsi: Sainz 64 (33+31); Norris 39 (30+9)

RENAULT – A conti fatti vanno considerati la terza forza in campo della giornata odierna. Solo le Mercedes e Max Verstappen si sono rivelati superiori rispetto alle vetture della Règie, che hanno convinto sia in mattinata che nel pomeriggio. D’accordo, il margine sugli inseguitori è esiguo ed è verosimile che Racing Point e McLaren possano alzare l’asticella. Cionondimeno Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon sembrano dotati di una monoposto che può lottare per qualificarsi in terza-quarta fila.
Giri percorsi: Ricciardo 55 (25+30); Ocon 55 (28+27)

ALPHA TAURI – Qualcosa di più di ordinaria amministrazione per le Alpha Tauri. Pierre Gasly, fresco vincitore del Gran Premio d’Italia, ha frequentato costantemente le prime dieci posizioni, dimostrando di poter ambire alla Q3 nella giornata di domani. Invece ha fatto più fatica Daniil Kvyat, soprattutto nella FP2, durante la quale non si è dimostrato all’altezza del compagno di squadra. Comunque sia, il team di Faenza conferma di poter dire la sua a centro gruppo.
Giri percorsi: Gasly 59 (30+29); Kvyat 62 (31+31)

HAAS – Nella FP1 Romain Grosjean aveva battuto un colpo, ma nel pomeriggio si è trovato a fare i conti con un problema sulla sua monoposto, che di fatto gli ha impedito di girare. Kevin Magnussen, invece, è risultato impalpabile. Il traguardo più ambizioso per le qualifiche è quello di portare una monoposto in Q2, ma non sarà semplice raggiungerlo.
Giri percorsi: Magnussen (25+); Grosjean 30 (25+5)

ALFA ROMEO – L’Alfa Romeo è la sorpresa della giornata, soprattutto per quanto riguarda Kimi Räikkönen. Il finlandese ha frequentato costantemente il centro della classifica e nel pomeriggio si è addirittura tolto la soddisfazione di battere entrambe le Ferrari. Alla luce di quanto visto oggi, l’obiettivo per domani sarà sicuramente quello di entrare in Q2. Ci spera anche Antonio Giovinazzi, per il quale però l’impressione è che sia più difficile superare il primo taglio. L’abruzzese, infatti, è rimasto costantemente alle spalle del Campione del Mondo 2007.
Giri percorsi: Räikkönen 58 (21+37); Giovinazzi 62 (28+34)

WILLIAMS – Si è lavorato tanto e silenziosamente. Tutto sommato George Russell non è dispiaciuto e ha dimostrato di poter ambire a far breccia nel Q2, come accaduto più volte durante questa stagione. Nicolas Latifi in mattinata ha fatto tanta fatica, ma nel pomeriggio è salito di livello, avvicinandosi alle prestazioni del più esperto compagno di squadra.
Giri percorsi: Russell 61 (29+32); Latifi 62 (32+30)

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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