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F1, GP Italia 2020: party-mode, non solo qualifica. La mappatura unica può influire anche sul rendimento in gara

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No Martini, no party-mode“. Parafrasando lo slogan di una celebre bevanda di uno spot del 2007 con George Clooney protagonista, si vuol parlare di un tema che in F1 è particolarmente sentito ovvero quello delle mappature da qualifiche che, nell’era dei motori ibridi, sono diventate una specie di marchio di fabbrica per le monoposto del Circus.

La FIA in vista del prossimo weekend iridato a Monza (4-6 settembre) porrà un freno all’uso del cosiddetto “bottone magico”. Una soluzione usata soprattutto nel Q3, arma letale della Mercedes (successivamente anche degli altri team), e in alcune fasi di gara per cercare sorpassi, tentativi di undercut ecc. Si tratta di una speciale regolazione elettronica che va ad influire su diversi parametri che, anno dopo anno, è stata potenziata e oltre ad essere usata nel time-attack viene utilizzata, come detto, in corsa per un numero sempre maggiore di chilometri rispetto agli anni scorsi. Dal punto di vista tecnico, questo espediente consentirebbe di aumentare il numero di giri del gruppo turbocompressore e di conseguenza aumentare la pressione di sovralimentazione dell’aria comburente in ingresso al motore endotermico.

Pertanto sul circuito brianzolo i team dovranno utilizzare una mappatura unica in tutto il fine settimana. Le varie squadre proveranno al venerdì diverse configurazioni e, al sabato, decideranno con quale presentarsi in qualifica e gara. Una regolazione elettronica unica che non andrà ad influire solo sul motore endotermico ma anche sul sistema ibrido, essendo parte integrante di questo “party-mode”. Una decisione quella della Federazione Internazionale per porre termine al dominio della Mercedes, che in particolare quest’anno ha assunto i crismi dell’imbarazzo altrui? Ufficialmente no, ma praticamente un po’ sì. Giusto precisare che la versione ufficiale giustifica questo cambiamento in corsa perché la FIA vuol evitare sul nascere qualunque “magheggio” in fatto di propulsore, ricordando anche quanto avvenuto l’anno passato con la Ferrari. Tuttavia, la decisione lascia perplessi in quanto il “bottone magico” è sempre stato parte integrante del Circus dal 2014.

Quali potranno essere le conseguenze? I rivali potrebbero avvicinarsi alle prestazioni della W11 Mercedes ma, per quanto visto sino ad ora, non è certo solo questo uno dei punti di forza della monoposto di Brackley. Un aspetto che potrebbe incidere in gara dal momento che l’uso di mappatura unica potrebbe rivelarsi un vantaggio per la Mercedes, in grado di sfruttare una configurazione di base più spinta. Sarà da verificare in questo senso come la modifica andrà a modificare tutti i parametri relativi ai consumi e all’affidabilità. Avendo una sola regolazione, infatti, i piloti dovranno gestire in modo diverso il carburante e non potranno mettere il motore in modalità riposo.

In questo contesto la Ferrari potrebbe giovarne? La Rossa non sembra disporre di tantissima potenza extra nella sua versione da qualifica e questo cambiamento potrebbe permettere al Cavallino Rampante di subire meno nel time-attack il deficit di potenza, specie su di un tracciato come Monza.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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