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Biathlon, Dominik Windisch: “Aria fresca dai giovani. Wierer e Vittozzi fortissime al tiro. Dobbiamo testare nuovi materiali”

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ANTERSELVA – Durante il sesto ritiro della squadra A di biathlon abbiamo intervistato l’azzurro Dominik Windisch, che ci ha raccontato le sua esperienza durante il lockdown e l’andamento della preparazione estiva. Il Campione del Mondo nella mass start di Östersund 2019 ha concluso la scorsa stagione con un buon finale nella Coppa del Mondo di biathlon, in particolare a Nove Mesto, ma l’acuto è arrivato in occasione dei Mondiali di Anterselva dove è riuscito a conquistare la medaglia d’argento nella staffetta mista con Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer e Lukas Hofer. Il 30enne altoatesino dell’Esercito è stato condizionato durante il mese di gennaio da una caduta nella staffetta di Oberhof, dove ha sbattuto contro i cartelloni pubblicitari. Con lui abbiamo fatto delle considerazioni su come ha trascorso i primi mesi della preparazione e di come potrebbe evolvere da qui al via della Coppa del Mondo, confermata per il momento per il 28 novembre a Kontiolahti (Finlandia).

Quali sono le tue sensazioni allenandoti nello stadio di casa con tanti giovani? 

“E’ sempre bello potersi allenare qui a Anterselva, diciamo che ora potrebbe essere il posto migliore che c’è per allenarsi perché hai tutto ciò che serve: il tempo è quasi sempre bello e abbiamo tanta gente giovane, tanti atleti giovani veramente fortissimi. Abbiamo visto anche adesso durante gli allenamenti che sono veramente tosti. Sono bravi e ci fanno pressione: è ottimo perchè ti stimola a dare sempre il massimo”.

Tu come ti senti durante questa preparazione, visto che vi siete allenati comunque sul territorio tra Anterselva, Obertilliach e la Val Martello? L’anno scorso eri nella squadra A e quest’anno hai avuto l’opportunità di confrontarti anche con i ragazzi del gruppo di lavoro Elite.

“Vista da atleta mi è piaciuta molto la preparazione finora, perché ci sono stati pochi impegni ovviamente per via del covid-19, quindi ci siamo allenati sempre qui perché non si poteva viaggiare all’estero. A me è piaciuta in particolare perché ho risparmiato tante ore di viaggio e alla fine qui ci si allena bene, siamo un bel gruppo anche quest’anno che siamo tutti uniti di nuovo. E’ positivo per me avere il confronto con Lukas Hofer in squadra e anche con Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi perché comunque sul tiro sono fortissime. Anche i giovani portano una ventata di aria fresca nella squadra e c’è un bel clima quest’anno”.

Secondo te si potranno, nei prossimi mesi, ripercorrere le classiche tappe della vostra preparazione, ossia poter sciare sul ghiacciaio di Ramsau e nel tunnel di Oberhof per poi poter rifinire la condizione con il raduno in Norvegia a Sjusjoen?

“Spero proprio di sì perché adesso avremmo bisogno di andare sulla neve, purtroppo qui in Italia non c’è un ghiacciaio con un poligono vicino quindi per forza di cose dobbiamo sempre andare all’estero. Spero però che si possa andare perché altrimenti saremmo un po’ svantaggiati, soprattutto per quanto riguarda i test sugli sci di quest’anno, visto che ci sono le nuove regole legate ai prodotti fluorurati. Bisogna testare i materiali quindi speriamo che vada tutto bene durante l’autunno”.

Sui social abbiamo visto che durante l’estate hai fatto diversi viaggi disegnando le località che hai visitato. Hai approfittato di questo periodo dell’anno per utilizzare la tua mountain bike, tenuto conto anche del periodo del lock down?

“Quest’anno durante il lockdown sono stato qui in Alto Adige: per noi era il periodo perfetto per riposare e staccare, ottimo per chi come me ha tanti hobby, come disegnare. Ho sfruttato l’occasione per trascorrere un po’ di tempo con la mia fidanzata, dal momento che ci vediamo poco durante la stagione. Fortunatamente in Alto Adige abbiamo avuto l’opportunità anche di poter fare qualche corsetta e iniziare gli allenamenti come sempre prima della preparazione, potendomi riposare davvero bene. Chiaramente la situazione non è stata quella ottimale, ma è stato uguale per tutti e si doveva fare il meglio possibile”.

nicolo.persico@oasport.it

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