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Volley: caos a Oregon State, l’allenatore Mark Barnard sotto accusa per gravi comportamenti nei confronti delle giocatrici

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Un caso scuote il mondo della pallavolo universitaria negli Stati Uniti. A Oregon State, infatti, il coach delle Beavers, Mark Barnard, è stato accusato di aver trattato in maniera davvero poco raccomandabile le sue giocatrici, fino ad aver spinto alcune di esse, estremamente provate a livello psicologico, fin sull’orlo del suicidio, per fortuna mai materializzato.

Racconta Amya Small, che se n’è andata ad aprile e ha lasciato intendere di non aver più nulla da perdere date le circostanze, che gli abusi compiuti da Barnard, che spingeva oltre i limiti fisici le sue giocatrici come punizione e le metteva in diretto conflitto tra di loro, l’hanno portata a un passo dal suicidio, ma che prima di ingerire le pillole fatali otto mesi fa ha chiamato il 911: “Le mie compagne ci sono state per me quella notte. Le adoro. E’ solo Mark che rende tutto terribile“. Queste parole sono riportate da Associated Press.

Ci va giù molto più duro un’altra giocatrice, rimasta anonima: “Ci sono molti modi di gestire le situazioni, ma quelle che lui aveva erano totalmente sbagliate. Ci chiamava mocciose viziate, un branco di principesse, ci diceva quanto facessimo schifo, e quanto fossimo indegne di essere qui. Portava le giocatrici oltre i limiti di quello che, fisicamente e mentalmente, potevano realmente fare“.

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AP riporta inoltre che i ripetuti reclami circa il comportamento di Barnard hanno alla fine portato all’istituzione di una “totale e imparziale” investigazione. Non meno di nove giocatrici hanno dovuto saltare partite per seri infortuni nelle ultime due annate, e Oregon State negli ultimi due anni ha finito in ultima posizione la conference Pac-12, con un record di 20-43.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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