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Ciclismo

Tour de France 2020, l’accordo di non belligeranza in seno al gruppo per evitare guai peggiori sotto la pioggia

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Oggi, nella frazione inaugurale del Tour de France 2020, è successa una cosa che non si vede spesso. Dopo le molte cadute avvenute nella prima parte della tappa, in particolare sulla discesa presente dopo il passaggio ad Aspremont, i corridori hanno deciso di rallentare l’andatura e di andare al traguardo senza prendersi grossi rischi. Quanto accaduto, anche per via di alcuni comportamenti un po’ sopra le righe di atleti come Tony Martin, ha diviso in due i fan delle due ruote. Da un lato c’è chi dà ragione alla scelte del plotone di non prendersi rischi. Dall’altro, invece, ci sono coloro che si lamentano poiché la gara è stata sostanzialmente neutralizzata.

Un episodio simile accadde al Tour 2010 quando Cancellara fermò il gruppo nella frazione di SPA permettendo ad alcuni corridori caduti, tra cui i fratelli Schleck, suoi compagni di squadra, di rientrare. Anche quel dì pioveva a dirotto e le strade erano viscide. C’è da dire, ad ogni modo, che in quell’occasione il gesto di Cancellara condizionò la Grande Boucle, dato che Andy Schleck, in seguito alla squalifica di Contador, vinse quella gara. Oggi, invece, nonostante le molte cadute, quando il gruppo si è fermato i big erano sostanzialmente tutti insieme e nessuno è stato avvantaggiato o danneggiato da questo gesto.

Oltretutto, oggi una squadra che ha provato a interrompere la tregua c’è stata, vale a dire l’Astana. Il sodalizio kazako, però, attaccando in discesa ha provocato la caduta del suo stesso capitano Miguel Angel Lopez. L’esito infelice del loro affondo, verosimilmente, ha spaventato ancor di più gli altri team, i quali hanno preferito continuare con una condotta di gara prudente.

E’ vero che una tappa corsa con il coltello tra i denti, in una giornata come quella odierna, sarebbe stata decisamente spettacolare. Ma attaccare oggi, per chiunque, rappresentava un salto nel vuoto. Data la situazione dell’asfalto e la pioggia, anche i più bravi nella guida del mezzo erano a rischio scivolata. E anche per i tifosi, probabilmente, è meglio un pomeriggio noioso adesso, piuttosto che ritrovarsi con diversi favoriti già ritirati quando arriveranno le prime montagne.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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