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Scherma, Michela Battiston: “Tokyo 2021 è un sogno. Per raggiungerlo, cambio tutto…”

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Tutto in pochi mesi. Dall’ingresso nel gruppo di Coppa del Mondo al sogno olimpico, conquistato sul campo (come qualificazione, quindi sogno diventato realtà) e ora rimandato di un anno. Certo, resta da capire se anche lei farà parte o meno del quartetto che si giocherà qualcosa di grande a Tokyo 2021 (sempre che le Olimpiadi si facciano), ma questo dipenderà dalla sua voglia, dallo stato di forma e soprattutto dai risultati della prossima annata agonistica.

Intanto Michela Battiston, friulana di Palmanova, classe 1997, sciabolatrice da sempre, si racconta a Fencing2U, la trasmissione sulla scherma in onda su Sport2U, OA Sport, OA Plus e rispettivi canali social tutti i giovedì alle 19.15. Ecco qualche anticipazione della piacevole chiacchierata, mentre sotto trovate l’intervista-video completa: 

Com’è stata la sua emozione ad Atene, al termine della gara a squadre che ha sancito la vostra qualificazione a Tokyo 2020?

Grandissima, perché io in realtà sono entrata in squadra da poco, sol a dicembre 2019, tra l’altro mi è stato comunicato la sera prima della gara e non me l’aspettavo assolutamente. Quella in Grecia era invece solo la mia seconda esperienza con la squadra, in una gara fondamentale per le Olimpiadi. Un’emozione grandissima“. 

Com’è stato l’impatto nel team?

Dopo le Universiadi 2019, l’esperienza più bella della mia vita, mi sono sentita di nuovo me stessa, prefissandomi di riuscire a fare sempre meglio, con la consapevolezza che sarebbe stato comunque molto difficile entrare in squadra, una squadra già in parte ben consolidata. Poi per varie questioni e difficoltà affrontate, è arrivata la scelta del CT Sirovich di inserirmi per la prima volta nel gruppo. Sono stata accolta molto bene: noi condividiamo tutto. La squadra non è separata mai dal resto delle ragazze convocate. Ho trovato buon ambiente a livello di rapporti, siamo amiche, c’è rispetto tra noi. Mi hanno aiutato molto tutte le ragazze e mi hanno sostenuto nell’individuale”. 

Per diventare ancora più forte c’è in ballo qualche cambiamento, giusto?

Io sono cresciuta con Christian Rascioni e Sara Vicenzin alla Gemina di San Giorgio di Nogaro, due grandi maestri che sono anche marito e moglie e hanno sempre lavorato insieme. Lo scorso anno Christian è andato in America, anche se poi sono riuscita sempre rimanere un po’ in contatto con lui. Ovviamente poi con il lockdown Sara ha raggiunto Rascioni in America e da agosto 2020, cioè da adesso, anche lei lavora fissa negli Stati Uniti. E dunque ho preso la decisione di cambiare maestro, iniziando a lavorare con Benedetto Buenza, il maestro di Martina Criscio, compagna con cui ho legato moltissimo nei ritiri precedenti. A settembre dunque cambierà tutto: mi trasferirò a Foggia per dedicarmi al 100% alla scherma, almeno in vista dei Giochi Olimpici. Sono iscritta a Psicologia a Trieste, voglio continuare e lo farò, ma adesso è importante concentrarsi al massimo sulla sciabola in vista del grande appuntamento”.  

 

LA VIDEO INTERVISTA A MICHELA BATTISTON

 

 

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gianmario.bonzi@gmail.com

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