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Scacchi: Olimpiadi online 2020, Russia e India vincono ex-aequo, le disconnessioni segnano la finale

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Weekend di Finals per le Olimpiadi di scacchi on-line con le ultime 12 squadre rimaste a contendersi il titolo di Campione Olimpico. Il titolo è stato assegnato in modo congiunto alle due squadre finaliste, Russia ed India, al termine di una finale che aveva visto prevalere sulla scacchiera la Russia grazie a due casi di disconnessione fra i giocatori dell’India. A seguito del ricorso immediato del team indiano, la FIDE ha deciso di accogliere la richiesta ed ha deciso per l’assegnazione del titolo congiunto.

Non sono mancati i colpi di scena già a partire dai playoff che garantivano l’accesso ai quarti, infatti i primi due playoff sono stati decisi dall’Armageddon, ovvero lo spareggio su una sola scacchiera disputato a seguito di una vittoria per parte nei team match. L’Ungheria aveva così eliminato la Germania e soprattutto l’Ucraina è riuscita ad eliminare a sorpresa la Cina con il GM Kirill Shevchenko capace di battere il GM Yan Liu (entrambi U20) nello spareggio giocato in modalità blitz (5 minuti per il bianco e 4 per il nero). Negli altri due playoff doppia vittoria nei team match e passaggio del turno per l’Armenia sulla Grecia e la Polonia sulla Bulgaria.

I quarti di finale si sono aperti subito con il giallo, infatti nel match di andata l’India ha battuto l’Armenia per 3.5-2.5 a causa di una disconnessione armena in quinta scacchiera fra i GM Nihal Sarin e Haik Martirosyan. L’Armenia ha presentato ricorso sostenendo che la disconnessione fosse dovuta ad un problema della piattaforma chess.com e non del giocatore armeno. Il ricorso armeno non è stato accolto (creando uno scomodo precedente) e per protesta l’Armenia ha deciso di non disputare il match di ritorno rinunciando a proseguire la competizione. Negli altri quarti la Russia ha eliminato l’Ungheria, gli Stati Uniti hanno avuto la meglio sull’Ucraina e la Polonia ha superato l’Azerbaigian allo spareggio Armageddon.

Le semifinali svolte nella giornata di sabato hanno visto prevalere l’India sulla Polonia al termine di uno scontro tiratissimo e deciso ancora una volta dallo spareggio Armageddon, disputato questa volta nella categoria donne (la categoria dello spareggio viene sorteggiata di volta in volta) con la GM Humpy Koneru capace di battere la GM Monika Socko. Nella seconda semifinale la Russia in una finale anticipata dal sapore di vecchie rivalità ha battuto gli Stati Uniti vincendo il match di andata per 3.5-2.5 ed impattando per 3-3 nel match di ritorno.

C’era grande attesa nella giornata di domenica per la finale di domenica fra Russia ed India. Il match di andata ha visto per la prima volta una sfida concludersi per 3-3 grazie a 6 patte, evento mai avvenuto nelle altre partite a testimonianza del grandissimo equilibrio fra le due squadre. A questo punto risultava assolutamente decisivo il match di ritorno con le due squadre che hanno cambiato alcuni giocatori per cercare di mischiare le carte. Nel match di ritorno è accaduto l’impensabile, quando sul risultato di 2.5-1.5 in favore della Russia e gli ultimi due match in quinta e sesta scacchiera ancora in corso, i due giocatori indiani Nihal Sarin e Divya Deshmukh si sono improvvisamente disconnessi perdendo i loro match e concedendo la vittoria sul campo ed il titolo olimpico ai russi per 4.5-1.5. A questo punto è arrivato il ricorso immediato da parte della federazione indiana adducendo la colpa della disconnessione alla piattaforma chess.com. La federazione internazionale, sconfessando quanto avvenuto nei quarti match India-Armenia, ha accolto il ricorso indiano non disponendo la ripetizione delle partite ma assegnando il titolo ad entrambe le squadre.

Questa decisione salomonica è stata accolta da molte polemiche con alcuni tweet sia fra gli stessi giocatori russi che soprattutto dai componenti della squadra armena, i quali si sono sentiti defraudati da un possibile passaggio del turno nei quarti in una situazione del tutto simile a quella avvenuta in finale. Molte polemiche nei confronti della FIDE ed anche della piattaforma chess.com, rea di non aver retto nello scontro finale, anche fra i fans ed appassionati, i quali avrebbero sicuramente preferito vedere uscire una delle due squadre vincitrici a seguito di un risultato sulla scacchiera.

Nel complesso le Olimpiadi on-line hanno avuto un buon seguito e si sono dimostrate una valida alternativa al torneo dal vivo, vista la delicata situazione sanitaria in corso: convincente la formula con le division, la partenza scaglionata e le 6 scacchiere con le 4 categorie (maschile, femminile U20 maschile ed U20 femminile), pareri discordanti sull’uso dello spareggio armageddon nella fase ad eliminazione diretta, mentre da rivedere sicuramente il regolamento e la mancata uniformità di giudizio in caso di disconnessione dei giocatori e la stabilità della piattaforma scelta per il gioco on-line.

di Andrea Marletta

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Foto: Berke / Shutterstock.com

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