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Ciclismo

Milano-Sanremo 2020: Wout van Aert fenomenale! Battuto Alaphilippe, quinto Nizzolo

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Sono tornate le Classiche Monumento, è ripartito lo splendido spettacolo del ciclismo internazionale. La Milano-Sanremo 2020, da Classicissima di Primavera è passata nel caldo torrido di agosto: a spuntarla, dopo 305 chilometri, è stato un fenomenale Wout van Aert. Il belga della Jumbo-Visma bissa il trionfo alla Strade Bianche della settimana scorsa portandosi a casa il più bel successo della carriera. Un capolavoro arrivato al termine di un attacco a coppia con il campione uscente Julian Alaphilippe.

Pronti, via ed è andata la fuga giusta. Sette corridori all’attacco: Mattia Bais (Androni-Sidermec), Manuele Boaro (Astana), Fabio Mazzucco e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Damiano Cima (Gazprom-RusVelo), Héctor Carretero (Movistar) e Marco Frapporti (Vini Zabù-KTM). Il gruppo, com’era ovvio che fosse, ha lasciato fare: vantaggio massimo che si è aggirato sui 7′. A poco a poco le compagini dei velocisti sono andate a ricucire il gap, nel frattempo una brutta notizia per i colori italiani, con la caduta di Matteo Trentin (CCC), costretto al ritiro.

Sulla grande novità del percorso, il Col di Nava, sono cambiate le carte in tavola. Il plotone ha alzato l’andatura, andando a recuperare tantissimo sugli attaccanti. Nel frattempo a poco a poco si sono persi dei pezzi nell’attacco di giornata: prima Carretero, poi Mazzucco hanno perso contatto. Nel frattempo dal gruppo ha tentato lo scatto Nicola Conci (Trek-Segafredo), senza velleità.

A 35 km dal traguardo il gruppo si è andato a ricompattare e, proprio in quel momento, è arrivato un altro colpo di scena: la foratura di Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick-Step), campione in carica. Velocità folli per approcciare la Cipressa: appena iniziata la penultima salita del percorso ci sono stati gli scatti di Loïc Vliegen (Circus – Wanty Gobert) e Jacopo Mosca (Trek-Segafredo). Antipasto per gli attacchi di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Tadej Pogacar (UAE Emirates). Tantissima fatica per i velocisti puri: a pagare dazio Caleb Ewan e Fernando Gaviria.

La Bora-hansgrohe ha tenuto chiusa la corsa, con la discesa che è stata affrontata a gruppo compatto, con un super Daniel Oss a lanciarsi a tutta. Al contrattacco del trentino il campione kazako Lutsenko con ancora un mai domo Mosca: la coppia però non è riuscita a raggiungere il gregario di Sagan che ha guadagnato una decina di secondi sul plotone principale.

Gruppo compatto all’approccio del Poggio. I primi a muoversi sono stati Giulio Ciccone e Gianni Moscon, con la Bora-hansgrohe a chiudere. Una Trek-Segafredo scatenata ha lanciato Gianluca Brambilla in avanscoperta, ad anticipare l’azione di Vincenzo Nibali: il siciliano si è portato dietro Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick-Step) e Wout van Aert (Jumbo-Visma) che sono andati via a tripla velocità. Il transalpino ha staccato in salita il belga che però in discesa è rientrato senza problemi.

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La coppia franco-belga ha guadagnato una decina di secondi di margine sul plotone costretto all’inseguimento: cambi regolari per loro che sono andati a giocarsi la vittoria in volata su Via Roma. Testa a testa spettacolare, con van Aert che non ha sbagliato i tempi, battendo proprio Alaphilippe. Terza posizione per Michael Matthews (Sunweb) che regola il gruppo davanti a Peter Sagan (Bora-hansgrohe) e ad un ottimo Giacomo Nizzolo (NTT).

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gianluca.bruno@oasport.it

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