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Ciclismo

Giro di Lombardia 2020: organizzazione da dimenticare, arriverà la denuncia dall’UCI?

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Peggio di così davvero non poteva andare. Un’edizione del Giro di Lombardia nata male e finita peggio. La pandemia che ha sconvolto il calendario World Tour ha costretto la Classica delle Foglie Morte ad una data particolare come il giorno di Ferragosto, in contemporanea con il Giro del Delfinato, e dunque con una startlist più che limitata.

L’organizzazione poi ha fatto il resto. Due episodi in particolare sono saltati all’occhio, con conseguenze che potevano essere molto più gravi. La prima è la caduta di Remco Evenepoel nella discesa dal Muro di Sormano. Un volo incredibile quello fatto dal giovanissimo belga della Deceuninck Quick-Step che ha preso in pieno un muretto, scavalcandolo e finendo giù ad oltre cinque metri di altezza. Una discesa che poteva essere sicuramente protetta meglio, visto che nelle passate edizioni si erano già viste cadute simili.

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Subito dopo un qualcosa di ancor più clamoroso: il campione teutonico Maximilian Schachmann stava inseguendo i migliori, quando all’improvviso gli è spuntata una macchina davanti che gli ha tagliato la strada, facendolo cadere a terra (per lui clavicola fratturata). Proprio per questo accaduto l’UCI sta prendendo in considerazione la possibilità di presentare una denuncia alla Commissione Disciplinare nei confronti degli organizzatori di RCS Sport.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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