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Gigi Datome, la presentazione all’Olimpia Milano: “Motivato nell’essere qui. Voglio vincere con una squadra italiana”

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Gigi Datome e una nuova sfida cestistica nella sua carriera. Dopo cinque stagioni passate con la maglia del Fenerbahce, il sardo è pronto a vestire la maglia dell’Olimpia Milano.

A fare gli onori di casa – nell’Armani Teatro della città meneghina – è stato il general manager delle “Scarpette Rosse” Christos Stavropoulos, il quale ha affermato: “Oggi è un giorno importante per l’Olimpia, ricominciamo ufficialmente la stagione. Voglio dare il benvenuto a Gigi Datome: ha tutte le caratteristiche di leadership, esperienza e atletismo che potranno servire alla nostra squadra”.

LE PAROLE DI GIGI DATOME
Sono felice di essere qui. Milano  – afferma l’azzurro – in questi anni è cresciuta tanto, sotto tutti i punti di vista. Avevo sempre il pensiero di voler provare a vincere qualcosa con una squadra italiana e quello sarà l’obiettivo. La città di Milano, l’Olimpia, la proprietà di Armani, Ettore Messina e i compagni di altissimo livello hanno “fatto il resto”. Sono molto motivato”.

Poi prosegue: “Ho vissuto bene il momento del passaggio fra un club e l’altro. Volevo fare i passi giusti per uscire dal Fenerbahce, che ringrazio. Sono contento che tutto sia stato fatto nella maniera corretta”.

Sui suoi trascorsi: “A seguito dell’esperienza in NBA – dice – cercavo delle condizioni di gioco che mi consentissero di competere per grandi obiettivi e dopo l’esperienza in Turchia spero che questo avvenga anche qui. La scelta deriva dal fatto di voler vivere la quotidianità della palestra con determinati target”.

Sull’attualità: “Viviamo una situazione storica molto particolare: la speranza è che, anche nel nostro piccolo, la pallacanestro possa aiutare la gente. Come si vede l’Italia da fuori? E’ molto più amata che dall’interno. Il Campionato Italiano, dove si respira sempre grande passione, negli anni passati aveva perso un po’ di appeal, ma ora sembra in risalita. La campagna acquisti di Milano, inoltre, è stata oggettivamente importante”.

Il tema del vissuto: “Ogni giocatore deve portare al club il proprio bagaglio di esperienza. Sicuramente questi cinque anni al Fenerbahce mi hanno insegnato molto e spero di aiutare la squadra ad arrivare a certi livelli, dove è importante anche il vissuto di determinate partite”.

Su coach Messina: “In passato ho avuto la fortuna di essere allenato da Ettore in nazionale, anche se i periodi in azzurro sono sempre particolari. Leadership? Parlarne dopo il primo allenamento è difficile, anche perchè queste non sono cose che si stabiliscono a tavolino. Vedremo cosa ne sarà della prossima stagione, che sarà inevitabilmente particolare. Secondo me vedremo un’Eurolega di altissimo livello, anche perchè in tanti avranno la possibilità di prepararsi a dovere”.

Infine su Obradovic: “Ho salutato e ringraziato Obradovic, così come tutti i componenti dello staff che in questi anni a Istanbul hanno vissuto la squadra. Al netto di qualche timeout (scherza sul famoso episodio in cui l’allenatore manda “a quel paese” il giocatore), è stato un grande periodo, ma ora sentivo che era il momento di uscire dalla comfort zone”. 

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michele.cassano@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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