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Formula 1

F1, GP Belgio 2020: i promossi e bocciati. Ricciardo e Gasly superlativi, disastro Ferrari, male anche Giovinazzi

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Il settimo round della stagione si è concluso con il successo di Lewis Hamilton e della Mercedes, che ha portato a casa la seconda doppietta del 2020 grazie alla piazza d’onore di Valtteri Bottas. Ennesima solida prestazione di Max Verstappen, 3° con la Red Bull ma mai realmente in grado di insidiare le Frecce Nere, mentre vanno evidenziate alcune eccellenti prove personali in gara tra cui quelle di Daniel Ricciardo e Pierre Gasly. D’altro canto fa certamente notizia il terribile fine settimana della Ferrari, ampiamente fuori dalla zona punti con entrambi i piloti. Andiamo a scoprire dunque i promossi ed i bocciati del Gran Premio del Belgio 2020 di F1.

PROMOSSI

Lewis Hamilton: le sue vittorie ormai non fanno più notizia, considerando lo strapotere tecnico della Mercedes sul resto della concorrenza, ma il britannico si è guadagnato meritatamente il successo al sabato grazie ad un paio di giri di qualifica da urlo in cui ha rifilato mezzo secondo al compagno di squadra Bottas su una pista come Spa in cui il pilota può fare la differenza. In gara ha gestito al meglio la leadership senza grandi patemi.

Daniel Ricciardo: ci è mancato davvero poco anche questa volta per vederlo salire incredibilmente sul podio, ma l’australiano può comunque ritenersi soddisfatto per il suo quarto posto e per la competitività messa in evidenza da Renault nell’arco di tutto il fine settimana belga. Nel giro veloce ottenuto all’ultima tornata c’è tutta la grinta e l’entusiasmo di un pilota che punta a tornare il prima possibile nella top 3.

Pierre Gasly: eletto meritatamente pilota del giorno dal pubblico globale della F1. Il francese sta disputando una stagione eccellente sotto tutti i punti di vista, ma in Belgio si è davvero superato portando la sua AlphaTauri dalla dodicesima posizione di partenza all’ottava piazza all’arrivo nonostante una strategia alternativa non andata esattamente a buon fine. Demolito ancora una volta il compagno di squadra, rimasto fuori dalla top 10.

Lando Norris: solido ma non appariscente nei primi due terzi di gara, poi si scatena nel finale superando la Racing Point di Stroll e andando a riprendere in extremis il tandem Albon-Ocon in lotta per la quinta piazza. Lando ci prova fino all’ultima curva ad attaccare la Red Bull, ma si deve accontentare di un settimo posto comunque estremamente positivo per McLaren considerando la decima piazza in qualifica.

Kimi Raikkonen: il Principe di Spa si conferma estremamente competitivo sul tracciato belga dando la paga in qualifica al compagno di squadra Giovinazzi e poi rendendosi protagonista di un Gran Premio eroico. Il finnico passa in pista la Ferrari di Vettel e permette all’Alfa Romeo di sognare addirittura la zona punti, ma nel finale non può contenere le progressioni inesorabili di Gasly e Perez.

BOCCIATI

Ferrari: fine settimana da cancellare per la Scuderia di Maranello, mai concretamente in lotta anche solo per racimolare qualche punticino dalle prime prove libere fino alla bandiera a scacchi del Gran Premio. Si salvano solo i piloti, bravi in qualifica a superare la Q1 e poi costretti a battagliare nelle retrovie in gara con Alfa Romeo, Haas e Williams senza chance di avvicinare la top 10. A Monza si profila un altro weekend in salita…

Valtteri Bottas: tre giorni da scudiero di Hamilton a Spa-Francorchamps per il finlandese, che in qualifica paga mezzo secondo dalla pole e rischia anche di perdere la prima fila in favore di Verstappen. In gara non sfrutta le sue due uniche grandi occasioni per attaccare Lewis, nel primo giro e alla ripartenza dopo la Safety Car. Mondiale ormai lontanissimo anche in questa sua quarta stagione nel team più forte del lotto.

Racing Point: oltre alla Ferrari sono i grandi delusi di questo weekend in Belgio. Il team inglese con sede a Silverstone aveva impressionato positivamente nelle libere del venerdì, ma poi si è perso per strada progressivamente subendo il sorpasso in termini di performance da parte di Red Bull (con Albon), McLaren, Renault e AlphaTauri (con Gasly). Forse troppo aggressiva la strategia alternativa scelta per Perez, alla fine 3 punti totali sono un bottino troppo misero in ottica terzo posto nel Mondiale costruttori.

Daniil Kvyat: batte per la prima volta in stagione il compagno di squadra Gasly in qualifica (per appena 15 millesimi), ma in gara il russo non riesce a cambiare passo come il teammate ed è costretto a disputare un Gran Premio del Belgio da comparsa. Undicesimo al traguardo, tiene dietro a fatica l’Alfa Romeo di Raikkonen e accusa ben 17″ di ritardo da una zona punti in cui è invece presente l’altra AlphaTauri.

Antonio Giovinazzi: Spa sembra essere diventata una pista maledetta per l’azzurro da quando è sbarcato in F1 (nel 2019 si ritirò all’ultimo giro quando era nono). Il pugliese dell’Alfa Romeo, dopo aver perso il confronto diretto con Raikkonen al sabato, ha effettuato un’ottima partenza in gara ma poi è andato presto in difficoltà nel tentativo di tenersi alle spalle il compagno di squadra. Sotto pressione, Antonio ha commesso un grave errore prima di Stavelot ed è andato a sbattere contro le barriere ponendo fine alla sua corsa e a quella di un incolpevole Russell.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: LaPresse

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