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Ciclismo, nuova sede Mondiali 2020: l’Italia ci crede! Toscana ed Emilia-Romagna se la giocano. In visita i delegati UCI

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Le ipotesi che si stanno susseguendo sono ancora tantissime, così come i dubbi che ci sono, quando manca meno di un mese alla data in programma ormai da tempo. L’unica certezza è che i Mondiali di ciclismo su strada 2020 non saranno in Svizzera: la sede elvetica di Aigle-Martigny ha deciso già da tempo di tirarsi indietro, con l‘UCI che è alla disperata ricerca di una nuova località.

L’Italia, Paese che ama il ciclismo come pochi, si è subito fatta avanti con varie città che hanno proposto la propria candidatura per la manifestazione iridata, che, molto probabilmente, sarà in versione ridotta visti i problemi legati alla pandemia. Niente prove giovanili, forse neanche le cronometro: al momento confermate solamente le prove in linea uomini e donne élite. 

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Le contendenti al trono ad oggi sembrano essere tre, con la decisione che dovrebbe essere presa prima dell’inizio (o a cavallo) del mese di settembre. Dall’estero si parla tantissimo della Francia, con Nizza, città che aprirà la Grande Boucle, che appare la favorita. Le indiscrezioni che arrivano dal Bel Paese però sono altre. In Valdera sembra essere arrivato lo staff UCI per valutare la zona, che di consueto ospita il Giro di Toscana e la Coppa Sabatini. Altra ipotesi è quella dell’Emilia Romagna, con il ct della Nazionale Davide Cassani che potrebbe sicuramente aiutare la propria Regione a trovare spazio. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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