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Boicottaggio NBA: c’è un solo precedente, nel 1961. Bill Russell e i Celtics non scesero in campo per protestare contro il razzismo

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Questa notte, in NBA, è successo qualcosa di storico. Erano in programma tre match dei playoff della lega cestistica più importante al mondo, ma i giocatori che dovevano scendere in campo si sono rifiutati di farlo per protestare contro le ingiustizie di cui sono vittima gli afroamericani negli Stati Uniti. In questo momento, nella bolla in cui si stanno svolgendo le partite, la tensione è molto alta, dato che c’è stata anche una frattura tra chi vorrebbe ripartire e chi, invece, non vorrebbe più riprendere a giocare.

Solo una volta, in passato, è successo qualcosa di simile. Bisogna tornare indietro di quasi sessant’anni. Era il 1961 e i Boston Celtics di Bill Russell si rifiutarono di prendere parte a un incontro di esibizione per protestare, anch’essi, contro il razzismo. Nonostante siano passati svariati decenni, la situazione resta ancora critica, tanto da portare nuovamente gli sportivi di maggior grido degli USA a fare un gesto così forte.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Olycom

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