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500 Miglia Indianapolis 2020: il regolamento: la pioggia è vietata!

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Tutto è pronto per la 104ma edizione della mitica 500 Miglia di Indianapolis, una delle competizioni automobilistiche più famose e prestigiose al mondo. Lo spettacolo è assicurato in una gara ricca di tradizioni, curiosità ed aneddoti.

Come da tradizione sono 33 le vetture che si contenderanno il trofeo 2020. La griglia di partenza del settimo round del NTT IndyCar Series è l’unica prova in tutto il motorsport che prevede una partenza lanciata con le vetture posizionate in dieci file da tre auto ciascuna. Una modalità che ricorda l’allineamento delle corse motociclistiche per intenderci, l’unica differenza è che le tre monoposto della fila sono schierate parallelamente.

A differenza di quanto accade in NASCAR non ci sono Stage (i traguardi volanti della seguitissima serie a stelle e strisce) o regolamenti particolari nello svolgimento dei 200 giri previsti. In America non sono presenti sistemi di Full Course Yellow o di Virtual Safety Car. In caso di incidente o di detriti presenti sul tracciato è previsto l’ingresso della vettura di sicurezza, mentre la ripartenza viene effettuata, come accade in F1, in fila indiana.

Piloti e team non possono sui circuiti ovali scegliere la tipologie di gomme, non sono infatti ammesse le gomme più morbide che vengono usate sugli stradali. L’altra particolarità riguarda l’impossibilità per i protagonisti di utilizzare il Push-to-Pass, il pilota non può dunque usare la potenza extra delle auto per sorpassare i rivali.

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Ricordiamo invece che da regolamento, in tutti i catini statunitensi non è possibile gareggiare in caso di pioggia. Una limitazione legata a ragioni di sicurezza, non garantita in caso di asfalto bagnato. In caso di maltempo non è escluso che la corsa possa svolgersi di lunedì. Ricordiamo infatti che l’Indianapolis Motor Speedway non è dotato di illuminazione e quindi, dopo una certa ora, non è più possibile gareggiare.

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Foto: LaPresse

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