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Superbike, GP Spagna 2020: inizia la scalata Ducati al sogno iridato. Tutto su Redding, Davies mina vagante

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Riparte da Jerez de la Frontera il sogno Mondiale della Ducati in Superbike, con la casa di Borgo Panigale che vuole tornare a vincere il campionato riservato alle moto derivate di serie dopo un lungo digiuno (Carlos Checa fu l’ultimo a vincere il titolo con una Ducati nel 2011). In un periodo caratterizzato dal dominio incontrastato di Jonathan Rea su Kawasaki non è semplice pensare di riuscire a salire sul trono iridato, ma in questo 2020 così bizzarro e condizionato da fattori esterni (il Covid-19) può davvero succedere di tutto e Scott Redding sembra avere le carte in regola per giocarsi fino in fondo qualcosa di importante.

Il campione uscente della British Superbike è arrivato a Borgo Panigale con grandi ambizioni e la consapevolezza di poter essere fin da subito competitivo nonostante sia al debutto assoluto nel Mondiale. Dopo una decina di stagioni trascorse nel Motomondiale, l’inglese classe 1993 può finalmente puntare concretamente ad un obiettivo estremamente importante come un titolo iridato in Superbike. Nella tappa inaugurale del campionato, andata in scena ormai quasi cinque mesi fa in Australia, Redding ha raccolto tre terzi posti rivelandosi di fatto l’unico a salire sul podio in tutte le manche di gara disputate a Phillip Island. L’avvio è stato quindi ottimo, fin dai test invernali, anche se l’impressione è che manchi ancora qualcosa per poter avere la meglio sulle Kawasaki di Alex Lowes (leader in classifica generale) e Jonathan Rea (vincitore degli ultimi cinque Mondiali).

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Durante la lunga pausa forzata il centauro britannico ha lavorato alacremente sul proprio fisico, perdendo qualche chilo e andando di fatto incontro alle esigenze della sua V4. Anche gli ingegneri di Borgo Panigale non sono rimasti fermi, infatti dal Reparto Corse dovrebbero uscire alcune importanti novità per garantire a Redding una posizione di guida più naturale e confortevole. A Jerez de la Frontera avremo le prime risposte soprattutto in ottica iridata, anche se va sottolineato il fatto che la pista andalusa potrebbe sulla carta rivelarsi indigesta per le caratteristiche tecniche della Ducati. Dopo il round iberico ci si trasferirà invece su circuiti meno tortuosi e di conseguenza più adatti al DNA della V4, che può fare come sempre la differenza nei lunghi rettilinei grazie ad un motore superiore alla concorrenza. Molti dubbi invece sul possibile rendimento del gallese Chaz Davies, alla sua settima stagione con il team emiliano, ma apparso in netta difficoltà nei test e nel GP d’Australia a confronto con il nuovo compagno di squadra Redding.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Twitter Superbike

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