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Ciclismo

Sibiu Cycling Tour 2020: c’è anche Davide Rebellin! A quasi 49 anni per stupire ancora

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Tra due settimane Davide Rebellin spegnerà quarantanove candeline. La leggenda del ciclismo italiano, però, non ha alcuna voglia di smettere e stasera si presenterà al via del prologo del Sibiu Cycling Tour con addosso la maglia della Meridiana-Kamen, team croato di categoria continental. Sarà la sua terza gara in questo 2020, nel quale aveva esordito prima del lockdown prendendo parte all’Umag Trophy e al Porec Trophy, quest’ultimo concluso con un onorevole undicesimo posto.

Rebellin non è più, chiaramente, il corridore capace di vincere, sedici anni fa, tutte e tre le classiche delle Ardenne nella stessa settimana. E non è nemmeno l’atleta che, un lustro fa, batteva Vincenzo Nibali alla Coppa Agostoni. Da quando ha lasciato la CCC nel 2016, il veneto ha iniziato un lungo e normale declino. Tuttavia, dal trasferimento in Meridiana-Kamen, dopo due stagioni passate tra Kuwait e Algeria, Davide ha ritrovato un po’ di stabilità e nel 2019 ha concluso in ventesima posizione una gara a tappe dal percorso paragonabile a quello del Sibiu Cycling Tour, ma dalla startlist decisamente superiore, vale a dire il Giro di Slovenia. Sarebbe, dunque, sorprendente, ma non impossibile, vedere l’ex Gerolsteiner protagonista in Romania.

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Davide conosce bene il Sibiu Cycling Tour, oltretutto, e in passato ha ottenuto ottimi risultati sulle strade rumene. Nel 2014 e nel 2015 ha colto il secondo posto finale in classifica generale, mentre nel 2013 ha addirittura vinto la gara che si snoda tra le strade della Transilvania, conquistando, inoltre, l’arrivo in quota di Balea Lac. Era un altro Rebellin, capace ancora di competere coi migliori al mondo quando aveva modo di affrontarli. Dato l’attuale livello del veneto, vederlo duellare con corridori di ottimo livello come Patrick Konrad e Gregor Muhlberger sembra pressoché impossibile. Ma una top-10 finale, dati anche i vari forfait dell’ultimo minuto, per quanto impresa certamente complessa, potrebbe non essere un utopia.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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