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Formula 1

F1, GP Ungheria 2020: Mercedes di un altro pianeta nelle FP1. Vettura di Brackley impressionante

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Impressionanti: è questo l’aggettivo più appropriato al termine delle prime prove libere del GP d’Ungheria (terzo round del Mondiale 2020 di F1) che qualifica le Mercedes. Cambia tutto in termini di layout dall’Austria all’Hungaroring, ma non il risultato finale: Frecce Nere davanti a tutti. Due W11 seguite dalla coppia di Racing Point. Viste le discussioni in corso in queste ultime ore, verrebbe quasi da dire poker piuttosto che doppietta della scuderia di Brackley. L’allusione, ovviamente, è alla querelle riguardante il progetto della RP20 molto simile, per non dire identico, a quello della W10 Mercedes (2019).

Hamilton è stato il più veloce con gomme hard in un crono spaziale di 1’16″003, una prestazione migliore di quella dell’anno scorso di 1″2. Solitamente, le gomme dure impiegano un certo tempo ad entrare in temperatura, ma questo principio non vale per la Stella a tre punte, ricordando i benefici che il DAS può dare da questo punto di vista. In questo contesto, il finlandese Valtteri Bottas non è stato da meno, fermandosi a soli 86 millesimi dal compagno di squadra, ma con gomme medie. A seguire dunque le Racing Point di Sergio Perez e di Lance Stroll, rispettivamente a 0″527 e a 0″964, prima del gruppo degli altri capeggiato dalla Renault dell’australiano Daniel Ricciardo (+1″197).

La Ferrari ha terminato al sesto posto con Sebastian Vettel capace di 1’17″238 a 1″2 da Hamilton seguito da Charles Leclerc. La squadra di Maranello non ha cercato prestazioni, proseguendo nel lavoro analitico sulla vettura e con prove aerodinamiche a velocità costante. Il tedesco all’inizio aveva girato con le hard, mentre il monegasco si è speso particolarmente con le medie, chiudendo su tempi anche buoni sul long run. Segnali di ripresa, ma gli altri sono di un altro pianeta. Non si ride neanche in Red Bull, che però forse un po’ si è nascosta: Max Verstappen è solo ottavo e ha fatto diverse prove comparative, mentre il thailandese Alexander Albon è finito in 13esima posizione.

Conclusione? Mercedes sembra davvero poter fare quello che vuole, strepitosa anche nella simulazione del passo gara, costantemente sul piede dell’1’20” bassissimo, mentre per gli altri il meglio è stato un 1’20” alto. Nelle FP2 (ore 15.00) si avranno le idee più chiare, ma la sensazione è quella di una disarmante superiorità.

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Foto: LaPresse

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